Un Reparto “Tutela dei beni storico-artistici” dei Carabinieri anche in Trentino?
“La tutela dei beni storico-artistici è fondamentale per assicurare la valorizzazione di un patrimonio inestimabile per tutta la collettività. È un impegno che il Trentino ha da sempre fatto proprio, anche grazie alla collaborazione positiva tra le istituzioni dell’autonomia e i corpi dello Stato. Fa piacere dunque ragionare assieme su un’intesa che può trovare ora possibili terreni di evoluzione e potenziamento, in particolare nei confronti dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti incontrando, assieme all’assessore Mirko Bisesti e al soprintendente per i beni culturali della Provincia Franco Marzatico, il comandante nazionale dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, generale di brigata Roberto Riccardi, accompagnato da diversi ufficiali del reparto. Durante l’incontro si è parlato anche della possibile apertura di un presidio del nucleo a Trento, di competenza regionale. A questo scopo sono state illustrate le opzioni per gli spazi che la Provincia potrebbe mettere a disposizione dell’Arma.
“Un ringraziamento va anche da parte mia all’importante supporto garantito dall’Arma – ha sottolineato Bisesti -. Abbiamo infatti già avuto modo di collaborare nelle iniziative riguardanti il ritrovamento e la restituzione di opere appartenenti al nostro patrimonio culturale. Un contributo certamente fondamentale e che è opportuno favorire anche attraverso la valutazione congiunta per una possibile sede a Trento”.
Da parte del generale Riccardi è stata ribadita la valenza della collaborazione istituzionale per la tutela del patrimonio culturale in Trentino. Un territorio virtuoso, ha aggiunto, da questo punto di vista. “Favorire la capillarità della presenza dell’Arma – ha precisato il comandante nazionale – con la creazione di un presidio a stretto contatto con le istituzioni locali è una risorsa cruciale per valorizzare la già ottima collaborazione in questo campo, in un territorio che ha molte cose da conservare e proteggere al meglio”.
Gli spazi che la Provincia potrebbe mettere a disposizione per il presidio regionale del nucleo sono all’interno dell’ex provveditorato di vicolo Santa Margherita, dove sorgerà il nuovo polo dell’archeologia adiacente alla villa romana, oppure nel palazzo ex Itas di via Mantova. Quest’ultima in particolare potrebbe essere oggetto di ulteriori approfondimenti d’intesa tra Provincia e Arma dei Carabinieri.
All’incontro hanno partecipato il tenente colonnello Michele Salvo, del comando provinciale di Trento, il tenente colonnello Giuseppe Marseglia e il maggiore Lorenzo Pella, comandante del nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Udine, competente sul Trentino Alto Adige.