UN PATTO TRA ENTE PUBBLICO E AZIENDE PER UTILIZZARE DI PIÙ GLI AUTOBUS

Claudio Chiarani06/06/20182min
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Parte targata Prada-Matteotti, i due consiglieri comunali rivani appartenenti al gruppo misto il primo e ai pentastellati il secondo, la proposta di creare una sorta di “patto” tra il servizio trasporti pubblico e le aziende di migliorare il bilancio, nettamente in perdita, del servizio pubblico di trasporto. Una media che staziona tra un minimo di poco superiore al 17% e un massimo che sfiora il 29% di trasportati sulle tre linee urbane, un risultato che produce 160 mila euro d’incassi a fronte di un milione e rotti di euro di spesa. Con 15/16 passeggeri in media su ogni autobus non si va in attivo certamente, ecco allora che i due consiglieri hanno avanzato la proposta di studiare e adottare una soluzione tra le aziende e i loro lavoratori e l’ente pubblico del trasporto per incentivare i lavoratori pendolari ad un maggior utilizzo del servizio. Prada e Matteotti propongono che si possa ipotizzare una figura “manageriale” in grado di studiare, capire e trovare la soluzione migliore, confrontandosi con le due parti. Un tentativo, insomma, di migliorare il servizio in modo da incrementare il numero di utilizzatori, perché con questi costi in perdita è chiaro a tutti che non si può andare avanti. La proposta avanzata in una mozione è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale. Ora la parola deve cedere il passo ai fatti, cercando di “catturare” più utilizzatori per il polo industriale del Linfano, ad esempio, per far crescere dal poco probante odierno 15% scarso d’introito derivante dagli utilizzatori (i dati sono riferita al 2014). Sulle tre linee prese in esame (Riva – Arco A/R e Nago-Torbole passando per Arco, oltre alla linea Riva – Campi) i dati sono disarmanti. Se non ci fosse l’utenza scolastica, infine, gli autobus circolerebbero praticamente vuoti.