Un Garda da ricordare: emozioni e colpi di scena nella Centomiglia più longeva d’Italia

Il Garda si è vestito a festa per celebrare la 75ª edizione della Centomiglia, la regata più longeva d’Italia, e non poteva esserci modo migliore per spegnere queste candeline speciali: vento teso, onde impegnative e un pubblico numeroso assiepato lungo le rive di Bogliaco e Gargnano. A scrivere il proprio nome nell’albo d’oro, al termine di due giornate combattute e spettacolari, è stato lo Psaros 33 Carpediem3 degli svizzeri Bordier-Munier, autore di due secondi posti che, sommati, gli hanno consegnato la vittoria assoluta con il nuovo regolamento ORC.
L’edizione 2025 ha portato con sé una novità importante: la classifica finale si è basata esclusivamente sul sistema dei compensi, sommando le prove del sabato e della domenica. Una scelta che ha premiato la regolarità e l’equilibrio degli equipaggi, permettendo di vivere una competizione emozionante fino all’ultima boa.
Sabato: il Trofeo Gargnano
Il weekend si è aperto con il Trofeo Gargnano, regata a sud del lago che ha dovuto fare i conti con condizioni estreme: vento da nord molto forte e onda formata hanno costretto gli organizzatori a posticipare la partenza di quattro ore, per ragioni di sicurezza. Quando finalmente gli scafi hanno preso il largo, lo spettacolo è stato mozzafiato: spinnaker colorati, planate a tutta velocità e un Garda che si è mostrato nella sua veste più intensa.
A trionfare è stato il QFX Foil dello svizzero Thomas Jundt, con Antoine Ravonel al timone, capace di imporsi sia in tempo reale che compensato in sole 3 ore e 28 minuti di navigazione. Alle sue spalle proprio Carpediem3, seguito da Evanesse e dal Cape 31 Topas Squirt.
Domenica: il Trofeo Gorla
Il giorno dopo è stata la volta del Trofeo Gorla, con il percorso classico che abbraccia tutto il lago: da Gargnano verso Limone, il Garda Trentino e Brenzone, prima di far ritorno davanti alla folla assiepata al porto. Qui il vento ha superato i 20 nodi, regalando emozioni ma anche ritiri illustri. Il QFX, vincitore del giorno prima, ha rotto il timone poco prima della partenza; lo sfortunato Black Arrows di Michele Caldonazzi si è dovuto fermare per la rottura di una sartia.
A prendersi la ribalta è stato il Cape 31 Topas Squirt, con l’armatore Giorgio Tortarolo e il tedesco Harald Brüning, vincitore della prova domenicale. Ma il quarto posto della vigilia gli ha impedito di agguantare il titolo finale, andato così allo Psaros 33 Carpediem3, che grazie alla sua costanza è salito sul gradino più alto del podio davanti a Evanesse.
Un’edizione da incorniciare
Il Circolo Vela Gargnano, con il sostegno della Federazione Italiana Vela, di Regione Lombardia e degli sponsor guidati da Fineco, ha regalato due giorni intensi, vissuti tanto in acqua quanto a terra, con eventi, dirette e racconti che hanno riportato al centro lo spirito autentico della Centomiglia.
«È stata una vera festa della vela – ha commentato il presidente Francesco Capuccini – due giornate impegnative e spettacolari che hanno reso onore a questa regata storica».
E a confermare la magia del Garda è lo stesso Luc Bordier Munier, armatore vincitore: «Per noi era la prima volta qui. Non ci aspettavamo un vento così forte e continuo: è stato un campo di regata indimenticabile. Tornare a casa con la vittoria in questa edizione speciale è un sogno».