Un campo da golf a Nago? Monta la protesta ambientalista e politica
Quando l’associazione Pro Golf ha presentato l’idea di realizzare un campo da golf a 18 buche in località Daine di Nago, nella serata svoltasi alla Sala della Comunità, l’ambientalista dottor Barbagli l’ha definito “un progetto folle”. Dello stesso tono il parere degli ambientalisti “Amici della Terra” e delle due forze politiche rappresentate in Consiglio provinciale “Europa Verde” e Futura.
Lucia Coppola “attacca” l’ipotesi presentata dal presidente di Altogarda Golf Roberto de Laurentis come un vero e proprio “sfregio” dell’area naturalistica del Monte Baldo, esprimendo viva preoccupazione per i lavori che la realizzazione ne comporterebbe. Sbancamenti, via vai di mezzi pesanti, allargamento della strada d’accesso, la sparizione di 50 ettari di bosco. In verità, come il presidente di Coldiretti Alto Garda e Ledro Romano Calzà ha detto nel suo intervento, si tratta di un terreno imboscato, dunque di poco pregio, con l’unica preoccupazione legata al reperimento dell’acqua per l’irrigazione.
Il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi ha messo due condizioni, qualora l’idea dovesse trovare attuazione: “No a speculazioni edilizie e a stravolgimenti ambientali, bensì si dovrà apportare un “taglio sartoriale” che non faccia scempi”. Questioni condivise dal sindaco di Tenno Giuliano Marocchi, dall’assessore allo sport del Comune di Riva Silvio Salizzoni e da una buona parte dell’imprenditoria presente in sala.
L’esponente Verde Lucia Coppola interroga in merito il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, soprattutto per verificare se non sussista incompatibilità con l’obbligo di tutela dei beni comuni il fatto di privatizzare l’intera area necessaria, circa 50 ettari di terreno pubblico, e se sia in previsione l’adeguamento degli strumenti urbanistici in previsione della realizzazione del campo da golf. Poi le altre criticità come la realizzazione dei bacini di raccolta dell’acqua necessaria all’irrigazione, il decorso delle falde idriche e a quanto ammonterebbe il contributo provinciale sull’importo di spesa ipotizzato di circa dieci milioni di Euro.
Paolo Zanella di Futura esprime le stesse preoccupazioni, osservando le difficoltà di realizzazione per le pendenze del terreno, l’assenza di sottoservizi e sorgenti d’acqua, la presenza di una grotta con incisioni rupestri, un’area a suo dire tutelata, i rinvenimenti nel vicino Castel Penede, il passaggio dei bikers, i numerosi escursionisti e proprietari di malghe o seconde case che salgono verso malga Zures. Insomma, tutta una serie d’incognite e problematiche che bisogna tenere in considerazione nel momento in cui si progetterà il campo da golf.