Turismo fuori controllo nell’Alto Garda e Ledro, ecco il vademecum

Nicola Filippi20/08/20244min
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“Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”: prendiamo in prestito questo abusato proverbio per spiegare in sintesi estrema “la via dolce” scelta dal Coordinamento per la tutela dell’Ambiente Alto Garda e Ledro per sensibilizzare le migliaia di turisti che vengono a trascorrere le proprie ferie nelle bellezze del nostro territorio. “La via dolce” è rappresentata da un foglio di carta riciclata predisposto in tre lingue, italiano tedesco e inglese, sul quale le 13 associazioni e comitati ambientalisti hanno stilato una serie di azioni “che aiuteranno a non peggiorare la qualità di vita dei residenti e a salvare quello che è rimasto della bellezza dei nostri luoghi”.
C’è una premessa da fare.
L’Alto Garda e Ledro è meta di milioni di turisti, ogni anno. Per il nostro territorio si parla già di “over-tourism”, quel triste fenomeno che sta colpendo tantissime località turistiche, sia in Italia sia all’estero. Una buona parte di queste persone lasciano dietro di sé un segno tangibile del proprio passaggio: cumuli di rifiuti, escrementi, parcheggi selvaggi anche su terreni privati, erosione dei sentieri di montagna, maleducazione sulle strade e sulle piste ciclabili, eccessivo consumo d’acqua, traffico sempre più in aumento. “Ma la politica non fa niente – spiegano i rappresentanti delle varie associazioni – ormai è tutto fuori controllo”. Guardando al futuro prossimo, inoltre, la costruenda Ciclovia del Garda “porterà ulteriori disagi al nostro territorio”.
Ed ecco il messaggio indirizzato ai turisti:
“Ciao ospite, sei nella zona dell’Alto Garda e Ledro, luogo meraviglioso e delicato – premettono nel vademecum – la tua presenza porta ricchezza culturale oltre che economica, ma non mancano i risvolti sfavorevoli per chi vive e per l’ambiente. Siete moltissimi, forse troppi. Ti chiediamo di aiutarci a convivere con te e a limitare l’impatto della tua presenza. Come?”
Ed ecco le buone azioni.
1) Cerca di ridurre l’uso dell’automobile per non aggiungere ulteriore traffico; usa Bus&Go e i servizi pubblici;
2) Scegli la tua vacanza in strutture turistiche, perché gli appartamenti servono ai residenti che spesso non trovano alloggi;
3) L’acqua è preziosa: limitane l’uso per contenere l’emergenza idrica che speso colpisce il Lago di Garda e per non sovraccaricare i vecchi depuratori;
4) Differenzia i tuoi rifiuti e chiedi di poterlo fare dove non è possibile;
5) Evita il parcheggio selvaggio ai bordi dei boschi, dei prati e delle zone delicate;
6) Con la bicicletta e con le e-bike evita di andare sui sentieri, i nostri antichi mestieri vanno preservati e percorsi solo a piedi;
7) nei questionari o sondaggi non chiedere attività che modifichino il nostro territorio.
A fine settembre il Coordinamento organizzerà una importante conferenza, sempre su temi ambientali. Ma intanto i volontari delle varie associazioni hanno avviato la distribuzione dei volantini fra i turisti. “I residenti dell’Alto Garda e Ledro ormai vivono il turismo come insofferenza – spiega Paolo Matteotti – come in tantissime altre località turistiche. Il turista deve avere un minore impatto sull’ambiente”. “La forte presenza di alloggi e condomini turistici sta svuotando di vita i centri storici, impoverendo il tessuto sociale – puntualizza Gilberto Galvagni”, mentre Marina Bonometti chiede di “fermare la cementificazione del territorio e la trasformazione di bellissime villette in appartamenti turistici”.

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