Turismo a Riva del Garda: servono più taxi
I “numeri” della stagione turistica 2023 del Garda Trentino presentati dal presidente della APT Silvio Rigatti e dal direttore Oskar Schwazer confermano l’ennesimo segno positivo.
Tutto sviscerato durante la riunione degli operatori al Grand Hotel Liberty nei giorni scorsi, ma la riunione è stata anche un momento in cui “Garda Trentino” ha raccolto spunti propositivi al fine di migliorare ogni aspetto dell’accoglienza.
Logico che la prima cosa discussa sia stata la criticità degli affitti turistici, e la loro “legalità” deve essere completa affinché ci sia piena consapevolezza dell’intero sistema che gestisce questa fetta di mercato che non può non esserci. A questo proposito Rigatti ha detto che sarà costituito un apposito nucleo di polizia turistica che si dedicherà ai controlli del settore. Anche se non sarà proprio facile. Questo lo ha aggiunto l’assessore Lorenzo Pozzer, visto che esiste la tutela del domicilio, il quale ha però aggiunto che presto la Provincia riceverà alcune proposte normative specifiche per questo tipo di affittanze.
Poi si è parlato del servizio Taxi, e visto che Riva del Garda da sola fa il 42% di tutti gli arrivi dell’intero bacino del Garda trentino, le lamentele sono state molte. Detto anche che Bus&Go, invece, è stato apprezzatissimo dagli ospiti giunti in zona. I Taxi soprattutto di sera “latitano”, ma non è che di giorno sia meglio, è stato detto. Dunque, servono soluzioni immediate come, incredibilmente, l’aumento delle licenze per poter operare. Una soluzione sulla quale concordano tutti gli attuali operatori esistenti. Altre due, infatti, potrebbero almeno per ora dare una prima risposta in tal senso alla domanda, ma è chiaro che è l’intero comparto che va riorganizzato, in primis la “divisione” tra Comuni concentrandosi si di una centrale unica che possa gestire tutte le richieste.
Si è parlato, infine, della gestione dei rifiuti, la cui operatività di buon mattino disturba i clienti degli alberghi. Ovviamente è la raccolta del vetro quella al centro delle lamentele, in quanto non serve aggiungere nulla al fatto che quando i bidoni vengono svuotati il rumore è elevato. La Comunità di Valle, dunque, informata del fatto, si è detto disponibile ad una modifica degli orari di ritiro.