Turismo a 5 stelle: il Trentino punta in alto

Redazione29/05/20253min
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Il turismo trentino si conferma motore fondamentale dell’economia locale, con dati in crescita e una visione sempre più rivolta verso l’alta gamma. È quanto emerso durante l’assemblea annuale dell’Asat – l’Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della Provincia di Trento – tenutasi al Palacongressi di Andalo, alla presenza di autorità, sindacati, imprenditori e forze dell’ordine.

Cuore dell’incontro è stata la presentazione dello studio “Il valore del turismo” curato da mm&A, che ha analizzato l’impatto sociale ed economico del comparto sul territorio. Il Trentino si distingue a livello nazionale non solo per il numero di strutture alberghiere, ma anche per la crescente incidenza delle strutture di fascia alta (4 e 5 stelle), la cui domanda è in netto aumento. “Siamo oltre i numeri pre-pandemia – ha sottolineato Francesco Dalla Sega dello studio – e questo conferma il Trentino come punto di riferimento nel turismo italiano, anche grazie al coordinamento efficace tra Trentino Marketing e le APT”.

Dal punto di vista socioeconomico, lo studio evidenzia una correlazione tra sviluppo del territorio e indice di turisticità (0,32 su una scala da 0 a 1), segno che investire nel turismo porta benefici concreti anche al tessuto sociale.

 

 

Il presidente Asat, Giovanni Battaiola, ha tracciato un bilancio delle attività associative, ricordando l’impegno su temi strategici come l’efficienza energetica, il passaggio generazionale e l’e-commerce, ma anche le sfide legate al cambiamento climatico. Ha poi lanciato un appello all’unità dell’imprenditoria trentina: “Serve un luogo autorevole e condiviso che rappresenti tutto il nostro sistema”.

I numeri confermano il trend positivo. I dati Ispat riferiti all’estate 2024 registrano un +1,5% negli arrivi e un +1% nelle presenze rispetto al 2023, con gli alberghi a +1,6%. Cresce in modo significativo la componente internazionale, con un incremento del 5,6%, a fronte di una leggera flessione del turismo domestico. Anche l’inverno 2023/24 ha tenuto bene, con oltre 7 milioni di pernottamenti, l’80,5% dei quali in albergo.

Ma non mancano le criticità. Battaiola ha chiesto più coraggio nella riqualificazione delle strutture e nel puntare a un’offerta premium. Ha inoltre ribadito la proposta di bonus occupazionali per chi allunga la stagione e assume nuovo personale, denunciando però la mancata accoglienza del progetto sperimentale per un percorso scolastico professionale di quattro anni: “Una vera occasione persa per rendere più appetibile il settore ai giovani”.

L’assessore provinciale al turismo, Roberto Failoni, ha chiuso i lavori lodando il modello trentino: “È un sistema che funziona perché fondato sulla collaborazione tra settori e persone che credono nell’unità”.