TUNNEL DEL CRETACCIO, LUNEDÌ VERTICE IN COMUNITÀ DI VALLE A RIVA
Su sollecitazione del Consiglio comunale di Arco lunedì prossimo 4 febbraio si tornerà a parlare del costruendo tunnel del Cretaccio, meglio conosciuto e da sempre come collegamento Loppio – Busa, presso la sede della Comunità di Valle a Riva del Garda. Un incontro nato dalle sollecitazioni della minoranza consiliare, in particolare da Ravagni e Todeschi (mozione poi ritirata per intervenuto dibattito) i quali chiedevano lumi in merito alla canna unica, tre corsie o fattibilità di doppia canna. Fattibilità smentita dal neopresidente della provincia Maurizio Fugatti al sindaco Betta, ma sulla quale è meglio avere le idee ben chiare su tutto visto che al termine della campagna elettorale per un tecnico del Consorzio d’imprese che sta eseguendo i lavori, a costo zero si potevano fare le due canne, due corsie per ciascuna. Cosa che il presidente Fugatti aveva detto possibile ma solo aumentando di 20 milioni di euro l’importo di spesa. Da qui la necessità di chiarire alla presenza di tutti i sindaci dei comuni della comunità di Valle l’opera, un tavolo tecnico che si terrà lunedì prossimo appunto e dal quale poi scaturirà l’eventuale richiesta di chiarimento all’assessore ai Lavori Pubblici della PAT Mario Tonina. Il progetto del tunnel di collegamento del Cretaccio, per il consigliere di minoranza Claudio Del Fabbro, ad esempio, è “un progetto nato male e gestito peggio per il quale non ci sarà mai il mio personale consenso”. Venti milioni di euro per realizzare un’opera più sicura dal punto di vista sia strutturale sia della viabilità è una somma, afferma sempre Del Fabbro, che si può spendere.