Tumori infantili: Trentino e Toscana insieme nella ricerca

Oggi al Centro di protonterapia di Trento è arrivata la delegazione della Regione Toscana e dell’ospedale pediatrico Anna Meyer Onlus di Firenze. L’occasione della visita all’unico Centro di protonterapia pubblico in Europa, l’hanno fornita i Campionati Mondiali Junior Val di Fassa 2019 che, attraverso la mascotte Neif sostengono alcuni progetti rivolti ai più piccoli e divulgano l’attività della Fondazione dell’ospedale pediatrico Anna Meyer Onlus di Firenze, impegnata nella ricerca contro i tumori infantili del sistema nervoso centrale.
Il Centro di protonterapia, Unità operativa dell’ospedale Santa Chiara di Trento, è una struttura altamente specialistica dedicata alla cura dei tumori, che inoltre svolge attività di ricerca nell’ambito clinico, preclinico, spaziale, dei sensori e delle infrastrutture.
La protonterapia è un trattamento radiante di precisione che utilizza particelle pesanti – i protoni – per irradiare le cellule tumorali con estrema precisione, risparmiando i tessuti sani intorno alla lesione. Il Centro dispone di due sale dotate di gantry (ovvero la struttura che permette di indirizzare con grande precisione le radiazioni, ruotando a 360° intorno al paziente) e di una sala ad uso sperimentale e di ricerca, dotata di un fascio fisso. La sala sperimentale sarà impiegata nel corso del progetto di ricerca svolto in collaborazione con la Fondazione Meyer. Attualmente, Trento è l’unico Centro di protonterapia afferente ad un’azienda sanitaria pubblica in attività in Europa ed è l’unico in Italia ad essere dotato di gantry e della tecnologia PBS (pencil beam scanning) per l’erogazione del fascio di protoni.
Il primo paziente adulto è stato trattato il 22 ottobre 2014 ed il primo paziente pediatrico il 21 maggio 2015: nel corso dei primi quattro anni di attività, lo studio e l’esperienza maturate dal personale del Centro hanno consentito di allargare progressivamente le tipologie di tumore trattate, conseguendo una serie di importanti primati scientifici a livello nazionale ed internazionale. Nel corso del 2018 sono stati trattati 301 pazienti provenienti dal Trentino, dall’Italia e dall’estero.