Tumori all’esofago, l’Azienda Sanitaria cerca pazienti per uno studio internazionale
Ottimizzare i protocolli di trattamento con la radiochemioterapia neoadiuvante per i tumori dell’esofago, migliorando la qualità di vita dei pazienti e facendo progredire gli standard di cura. È questo l’obiettivo dell’innovativo studio internazionale PROTECT a cui partecipa anche l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Lo studio coinvolge tredici centri europei e intende esplorare come le tecniche avanzate di radioterapia – in particolare le terapie con fotoni e protoni – possano migliorare i risultati nei pazienti affetti da tumori esofagei e della giunzione esofago-gastrica. PROTECT – finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma HORIZON – è ora aperto all’arruolamento dei pazienti a Trento. Lo studio rappresenta un significativo passo avanti nell’ottimizzazione dell’approccio terapeutico per questi tumori aggressivi delle prime vie digestive.
La radiochemioterapia neoadiuvante è diventata l’attuale standard di cura per gran parte dei pazienti con tumori esofagei e gastroesofagei localmente avanzati. Combinando la chemioterapia con la radioterapia prima dell’intervento chirurgico, questo approccio mira a ridurre le dimensioni del tumore, a migliorare i risultati chirurgici e a ridurre il rischio di recidiva a distanza. Tuttavia, l’uso ottimale di diverse tecniche di radioterapia, in particolare la terapia con fotoni e protoni, in questo contesto è ancora oggetto di studio.
Lo studio PROTECT valuterà in quali situazioni cliniche la radioterapia con protoni può offrire vantaggi rispetto al trattamento con fotoni, in particolare in termini di controllo del tumore, qualità di vita e sopravvivenza a lungo termine. Questo sforzo è supportato dalla collaborazione del team multidisciplinare di Trento delle Unità operative di Radioterapia, Protonterapia, Chirurgia generale, Gastroenterologia, Oncologia medica, Radiologia, Medicina nucleare e Fisica medica e inizierà in collaborazione con il Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Verona (direttore Prof. Giovanni De Manzoni) anche per aumentare il numero dei pazienti candidabili all’arruolamento nello studio, potendo inserire quindi pazienti provenienti anche da altre regioni d’Italia.
Lo studio è aperto ai pazienti idonei alla radiochemioterapia neoadiuvante e mira a generare dati critici per ottimizzare i protocolli di trattamento e migliorare la qualità di vita dei pazienti, facendo potenzialmente progredire lo standard di cura per questi pazienti.
L’arruolamento per lo studio PROTECT (Trial Identification Number NCT05055648) è in corso e i pazienti interessati a partecipare sono invitati a parlarne con il proprio medico. Per ulteriori informazioni sull’ammissibilità e la partecipazione contattare
[email protected]
o
[email protected]