Trovato nel Garda a Riva il corpo di Marco Boni

È stato recuperato stamattina dalle acque del Garda il corpo di Marco Boni. Il giovane è stato individuato a 23 metri di profondità grazie alle telecamere del drone subacqueo chiamato “Rov” e poi recuperato dai sommozzatori della Polizia di La Spezia verso le 10.30. Il corpo è stato issato suo motoscafo e portato al porto San Nicolò. Il capo della squadra mobile di Trento Ascione è giunto sul posto per un primo esame del corpo. La salma è stata portata al cimitero del Grez a Riva del Garda dove la Polizia scientifica ha effettuato un primo esame per trovare possibili elementi che facciano capire come possa essere caduto nel lago.
Il punto in cui è stato trovato, 50 metri a sud del vecchio ristorante «Casa della Trota» di Riva del Garda, in zona Sperone, fa avanzare diverse ipotesi su come abbia potuto raggiungere la zona. Si presume che il ragazzo si sia incamminato lungo la vecchia Gardesana, la quale anche se chiusa con un grosso cancello presenta un pertugio dal quale il giovane studente sarebbe potuto passare per esplorare posti sconosciuti. Ma anche che si sia introdotto nel sovrastante sentiero della Ponale, ora chiuso per lavori: quindi che si sia incamminato e che ad un certo punto si sia sporto in una zona non protetta e che sia precipitato.
La vicenda di Marco Boni ha tenuto tutta Italia con il fiato sospeso dal momento della sua scomparsa, venerdì 16 febbraio, e le conseguenti ricerche di Polizia, Soccorso alpino, Vigili del fuoco che non si sono mai interrotte. Purtroppo stamattina il tragico epilogo.