Trovata una nuova sorgente nel tunnel a Passo S. Giovanni a Nago
Trovata un mese fa durante i lavori della galleria di servizio che si sta realizzando accanto al tunnel principale che da Passo San Giovanni convoglierà il traffico verso la Busa, la sorgente che porta acqua in generosa quantità (circa 50 litri al secondo) è stata ufficialmente resa nota soltanto in questi ultimi giorni da Raffaele De Col, l’ingegnere dirigente della Protezione Civile che segue i lavori del tunnel che sboccherà sulla statale della Maza. Una sorgente d’acqua che nelle ispezioni preliminari non trovava nessun riscontro, ossia non avrebbe dovuto esserci ma che poi, come spesso accade sbuca a rovinare un po’ i “piani” rallentando lo scavo. Acqua buona da bere, però, che potrebbe servire all’acquedotto naghese e che arriva da una sorgente dove si stanno facendo tutte le opere di captazione come si suol dire al fine di utilizzarla, ovviamente. La “scoperta” è stata fatta durante lo scavo della galleria di servizio, non nel tunnel principale dunque, la quale al momento ha raggiunto i 650 metri di lunghezza contro i 500 del tunnel principale, il quale arriverà a due chilometri e settecento metri una volta terminato. Ritardi? Se ne saprà di più a gennaio, ha detto De Col, quando si potrà essere più precisi una volta terminate le operazioni d’ispezione, ma è chiaro che un qualche ritardo sulla tabella di marcia ci sarà. Intanto sono arrivate le autorizzazioni per iniziare lo scavo dal lato opposto a Passo San Giovanni, ossia dalla statale della Maza verso est, con i lavori che dovrebbero iniziare subito dopo le vacanze di Natale. Quando anche lo scavo del tunnel principale arriverà in prossimità del luogo dove è stata trovata la sorgente, ossia tra circa duecento metri l’analisi se la sorgente causerà ulteriori ritardi potrà essere più precisa. In pratica se l’acqua che scorre potrà complicare o meno in base alla portata o meno la prosecuzione dello scavo.