Trento: l’attività del Difensore Civico
Difensore civico, sempre critici i rapporti tra i cittadini e la sanità. Il Presidente Dorigatti: Preoccupa il distacco tra popolo e istituzioni, ma va recuperato anche il senso di responsabilità collettiva.
Presentata questa mattina nella sala dell’Aurora di palazzo Trentini la relazione sull’attività svolta dal Difensore civico, l’avvocatessa Daniela Longo, nel corso del 2016. Una relazione, ha ricordato nella sua introduzione il Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti, che sarà discussa in Consiglio mercoledì scorso e che, al di là dei buoni risultati raggiunti e ai riconoscimenti ricevuti sia a livello nazionale e internazionale dal Difensore civico, mette in luce la necessità di una maggiore e più chiara comunicazione tra le istituzioni e cittadini. C’è bisogno, ha detto ancora Dorigatti, di ricucire il rapporto tra politica, istituzioni e la popolazione perché anche nella società trentina si evidenziano elementi di pessimismo e di rassegnazione che derivano dalla polverizzazione sociale spesso indotta dalle difficoltà economiche. Un rapporto più trasparente tra cittadini e il settore pubblico, ha aggiunto il Presidente del Consiglio, è quindi uno degli obiettivi primari della politica. Il Difensore civico, che ha in Trentino una lunga tradizione, su questo terreno è uno strumento indispensabile. Dorigatti, in un passaggio del suo intervento, ha anche espresso preoccupazione per il crescente astensionismo dal voto. “Un problema grave – ha affermato – che evidenzia quanto sia importante riprendere il cammino della partecipazione e della responsabilità. La scarsa partecipazione alle assemblee della Consulta per la modifica dello Statuto di Autonomia – ha aggiunto – testimonia di quanto ci sia bisogno della riscoperta della responsabilità collettiva”.
Nel merito della relazione 2016, Bruno Dorigatti ha sottolineato i progressi fatti, grazie al lavoro del Difensore civico, nei rapporti tra utenti e Inps e con l’Itea, la crescita costante delle convenzioni tra l’ufficio dell’avvocatessa Longo e le amministrazioni locali, nonostante la permanenza di comuni e comunità che continuano a manifestare ritrosie, secondo il Presidente, incomprensibili. Rifacendosi alla relazione del Difensore civico, Dorigatti, ha però ricordato le difficoltà nelle risposte da parte dell’Azienda sanitaria e dell’ex Inpdap.
Il Presidente del Consiglio, infine, si è soffermato sull’importanza del Garante dei minori (funzione esercitata dall’avvocatessa Longo, in particolar modo nel campo di quello che viene chiamato “cyber bullismo”) e della figura, appena istituita, del garante dei detenuti.
Daniela Longo, evidenziando gli aspetti principali della relazione, ha affermato che, lo scorso anno, sono nettamente migliorati i rapporti, tradizionalmente difficili, con Itea e quelli con l’Inps (anche se permangono difficoltà con l’ex Inpdap). Risultati a favore degli utenti sono stati raggiunti anche con le Aziende di servizio alla persona (Case di riposo); mentre il nodo dei rapporti con l’Azienda sanitaria rimane irrisolto. Le risposte, ha detto l’avvocatessa, che vengono date ai cittadini, spesso anziani, rimangono troppe volte oscure. Un altro settore difficile nei rapporti con la pubblica amministrazione è quello dell’urbanistica. Su questo il Difensore civico ha segnalato, tra gli altri, un problema che riguarda le segnalazioni di abusi edilizi. L’avvocatessa Longo ha raccomandato alle amministrazioni di intervenire con tempestività a verificare gli abusi per evitare sanatorie e quindi danni permanenti all’ambiente e al paesaggio. Due valori, ha sottolineato, molto sentiti dai trentini.
Il Difensore civico, nella conferenza stampa alla quale erano presenti anche i consiglieri Walter Kaswalder del Misto, Claudio Civettini della Civica Trentina, Violetta Plotegher del Pd, ha chiesto una maggiore chiarezza sulle norme di assunzione del personale nelle società parapubbliche. Spesso, ha affermato, ci sono difficoltà nel capire le procedure in base alla quale vengono fatte le assunzione perché queste spa sottostanno in parte alle norme amministrative e in parte a quelle privatistiche.