Trentino, l’impegno condiviso per minimizzare il consumo di suolo
Abbiamo tutti la responsabilità di promuovere uno sviluppo sostenibile e di garantire alle generazioni future stesse le risorse naturali che oggi sono purtroppo a rischio. Non possiamo arretrare sull’impegno di minimizzare il consumo di suolo, coniugando la crescita produttiva dell’agricoltura con le necessità di preservare il patrimonio naturale, fra cui figura il paesaggio che è un bene primario in particolare per un territorio di montagna come il Trentino. È il messaggio espresso dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, nonché assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione, partecipando all’assemblea generale dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali del Trentino.
Un momento di confronto, fissato in concomitanza con la Giornata mondiale della Terra, come ha ricordato il vicepresidente della Provincia, per la categoria professionale che è un ottimo alleato del sistema trentino nella tutela dell’ambiente e del paesaggio.
I lavori dell’assemblea dell’Ordine professionale, introdotti dal presidente Claudio Maurina sono stati l’occasione per affrontare assieme ai rappresentanti istituzionali e ai tecnici i temi all’ordine del giorno per il patrimonio agricolo e forestale trentino. Dal post Vaia, con il ripristino boschivo in corso, alle criticità legate alla diffusione del bostrico, fino alla questione del consumo di suolo, sulla quale è attenta la Provincia attraverso l’assessorato all’ambiente.
Nel suo intervento, il vicepresidente e assessore all’ambiente ha ribadito quanto la tutela dell’ecosistema e delle sue risorse, che non sono infinite, rappresenta una priorità. A maggior ragione di fronte alle criticità attuali, dal tema dell’energia alla questione idrica, e alla situazione internazionale di conflitto che produce effetti sull’agricoltura e la disponibilità alimentare in molti Paesi.
Menzionati nell’ottica delle azioni messe in campo per l’ambiente e lo sviluppo compatibile il contributo della Fondazione Mach per la formazione e l’acquisizione di competenze dei giovani nei settori agricolo e forestale, le attività partecipate dell’Osservatorio del paesaggio, gli incentivi per il recupero dei terrazzamenti agricoli e dei muri a secco, che per l’assessore vanno confermati. Senza dimenticare le novità del disegno di legge proposto dal vicepresidente e approvato dalla Giunta con cui si intende favorire la produzione in Trentino di energia dalle fonti rinnovabili, una valida risorsa per il nostro territorio in una fase in cui la questione energetica è sempre più cruciale.