Trentino: economia in salute, turismo e accoglienza elementi trainanti

Redazione15/06/20233min
TURISTI DOLOMITI Turismo

 

L’economia provinciale ha subito un duro colpo durante la pandemia, in particolare a soffrire è stato il turismo, ma ha saputo riprendersi grazie anche alle politiche messe in atto dalla Provincia con gli incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato anche a favore di giovani e donne e lo scorso anno il tasso di crescita del Pil provinciale ha superato quello nazionale. Questo è quanto emerso dal rapporto “L’economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano” a cura della Banca d’Italia.

“I dati che emergono dall’analisi – ha affermato l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli – sono molto importanti per noi, decisori pubblici, al fine di impostare politiche adeguate utili allo sviluppo della nostra collettività, a sostegno della nostra economia e in definitiva al progresso delle nostre realtà. È questo il Trentino per cui lavoriamo: connesso, attrattivo, competitivo, protagonista nei fatti e nelle idee. L’analisi tiene conto anche delle politiche di incentivo alle assunzioni a tempo indeterminato, politiche di qualità del lavoro da noi attivate nel 2021 che hanno dato gli esiti sperati. Ricordo che arriveranno risorse dal Pnrr e dal Pnc, risorse che possono essere l’incentivo per per un’ulteriore crescita e sviluppo del Pil sul nostro territorio”.

A seguito delle parole del capo della filiale di Trento della Banca d’Italia Maurizio Silvi, la presentazione del documento ha fatto emergere le capacità importanti di ripresa del Trentino nella fase successiva alla pandemia, e come il settore del turismo e dei servizi all’accoglienza abbia una fetta sempre più rilevante. E pure la Provincia, con le sue politiche si adopera per un Trentino aperto verso l’esterno, ai turisti d’estate, d’inverno e ormai in una stagione che si allunga in tutto il periodo dell’anno. Ma la Provincia guarda anche alle imprese, all’innovazione, ai talenti, alle professionalità, ai progetti di crescita degli istituti di ricerca e dell’università. Un impegno, non solo della Provincia, ma di tutti gli enti territoriali locali, che trova riscontro nei volumi di spesa mobilitati dagli stessi, che lo scorso anno risultano pari a circa 5 miliardi di euro. Le buone prestazioni del sistema economico trovano supporto anche nei numeri: le stime evidenziano per il 2022 un tasso di crescita del Pil provinciale del 4,1%, una stima superiore di 4 decimi di punto rispetto alla crescita italiana. Incremento che ha consentito di superare il valore del Pil provinciale che si registrava nel periodo pre-pandemico.

 


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