Trentino: “Disoccupazione in calo, ora la riqualificazione della forza lavoro”

Redazione14/06/20223min
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“La riduzione delle richieste di disoccupazione registrato dall’Inps in Trentino è certamente un dato positivo, che segue la tendenza di ripresa post-Covid della nostra economia e delle attività delle imprese. Il periodo attuale ha invertito la rotta rispetto al momento emergenziale, ora però la fase critica riguarda il fabbisogno di manodopera e di risorse qualificate da parte delle aziende. Speriamo che le incertezze presenti non allentino l’evoluzione favorevole per lo sviluppo economico del nostro territorio. Occorre affrontare le nuove sfide, sapendo prevedere le criticità. Per questo obiettivo lavora l’Amministrazione provinciale, collaborando con l’Inps che è un partner di riferimento della comunità”. Così l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, durante il convegno “Inps, protezione sociale e territorio: la forza dei servizi prestati alla comunità”, organizzato dall’istituto di previdenza presso la Camera di commercio a Trento.
Nell’appuntamento sono stati illustrati i dati delle attività svolte in Trentino dall’istituto nel corso del 2021 e nei primi mesi del 2022. Diminuiscono le richieste per disoccupazione, passate dalle 44.214 domande del 2020 alle 39.977 del 2021, ed emerge una tenuta delle imprese con dipendenti nel triennio 2019-21. Una sostanziale stabilità, nonostante gli effetti della pandemia, le imprese che hanno inviato denunce mensili contributive per i propri dipendenti nel primo trimestre 2022 sono state infatti 16.528, in leggero incremento sul 2021 (che si era concluso con 16.405 imprese attive).
Proseguendo l’esame dei dati illustrati, aumentano le pensioni erogate, 164.854 al primo gennaio 2022 rispetto alle 163.661 del gennaio precedente. Riguardo al primo dato, sono 91.542 gli assegni percepiti da donne e 73.312 quelli percepiti da uomini.
Il 50% del reddito pensionistico si trova nella fascia sotto i mille euro.
Ci sono poi i numeri del Fondo intersettoriale di solidarietà del Trentino, che dall’inizio della pandemia il Fondo ha autorizzato 16.031.187 ore per l’assegno ordinario e 1.161.896 ore di cassa integrazione in deroga, a favore di tutte le aziende, e dunque dei lavoratori, esclusi dalla Cassa integrazione ordinaria.
Sul rapporto con i cittadini, nel 2021 sono stati oltre 180mila i contatti telematici intercorsi con gli utenti del Trentino, tramite la sede di Trento e le Agenzie territoriali di Borgo Valsugana, Cles Rovereto e Riva del Garda.


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