Tornano i turisti al lago di Cavedine, ma mancano i parcheggi

Redazione22/06/20212min
cavedine lago w


Superate le restrizioni imposte dalla pandemia Covid-19, soprattutto dopo la conquista del colore bianco per la nostra provincia, tornano ad animarsi anche i luoghi turistici della valle dei Laghi, in particolare quelli che costituiscono una continuità territoriale con il bacino del Basso Sarca. Fra questi ha dato segnali di risveglio il lago di Cavedine, territorio ai piedi del monte Bondone, che risente per tradizione il richiamo gardesano. Infatti la ciclabile che da Sarche porta a Riva ripiega in corrispondenza di Pietramurata verso l’interno sulle rive di questo lago di sbarramento che, fino a non molti anni fa, era frequentato prevalentemente da pescatori in quanto le fredde acque del lago di Molveno, che raggiungono in breve tempo la località lacustre di Cavedine, hanno una prevalente funzione di sfruttamento idroelettrico per le centrali del Basso Sarca e quindi poco balneabili. Ora però, dopo gli interventi di recupero e sistemazione ambientale della sponda occidentale da parte del Comune di Cavedine, la realizzazione del sentiero sulla sponda orientale e soprattutto l’apertura dal 2012 di alcune scuole di windsurf, l’afflusso turistico nei fine settimana è notevolmente aumentato con una forte presenza di gitanti giornalieri, in particolare tedeschi, che si godono le sferzanti folate dell’òra del Garda per scivolare con le loro tavole sulla superficie del lago. L’unico neo, che non permette un completo rilancio della zona, è l’assenza di un parcheggio adatto alla quantità di veicoli dei turisti, obbligati a lasciare la propria auto lungo la provinciale già di per sé angusta.
MARIANO BOSETTI

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