Tenno, le opposizioni abbandonano l’aula del Consiglio Comunale

Claudio Chiarani14/06/20223min
20200121_DSC9999_DSC0011 TENNO CONSIGLIO COMUNALE DISCUSSIONE SU FUSIONE CON RIVA DEL GARDA

 

Andrea Cobbe, capogruppo di Tenno Domani ha lasciato l’aula consiliare nel corso della riunione in cui era in discussione la variante10 al Piano regolatore. Lo ha fatto, ovviamente, assieme agli altri suoi consiglieri Gianluca Frizzi, l’ex sindaco, Viviana Cazzolli, Stefano Bonora e Nicola Stanga, in aperto contrasto con la maggioranza del sindaco Giuliano Marocchi perché, a suo dire, non sono stati concessi i tempi tecnici necessari alla visione dei documenti oltre all’assenza di specifica dichiarazione del progettista. Inoltre, sempre secondo tenno Domani, manca anche l’espressione del gruppo di lavoro che non potendo visionare gli atti se non nella prossimità della scadenza di legge contesta il modo con cui è stata gestito il tutto, allontanandosi dunque al momento del voto sulla seconda audizione, come detto, della Variante 10 al Prg. Dopo lo “scontro” che ha visto maggioranza e opposizione nettamente divise sulla raccolta dei rifiuti e la passerella sul Rio Secco, arriva ora anche questa presa di posizione che inasprisce il clima politica anche il quel di Tenno. Ma Tenno Domani incalza puntando il dito anche contro la prevista demolizione della gelateria che sorge di fronte alla Cascata del Varone, così come sui vari “restringimenti” o strettoie che dir si voglia sulle strade di Ville, gavazzo e Pranzo. Per il gruppo guidato da Cobbe, insomma, ci sarebbe troppa superficialità e inadeguatezza dell’attuale amministrazione comunale nell’affrontare le varie tematiche e criticità di competenza da parte di chi regge ora il Comune. Ovviamente il primo cittadino Giuliano Marocchi non ci sta, ribattendo che la seconda adozione della variante recepisce le indicazioni della Provincia di Trento, pratiche già discusse dunque mesi fa. Una variante che nasce al fine di inserire la riserva del lago di Tenno all’interno dello strumento urbanistico con apposito piano. Una cosa che permetterà di attivare il ragionamento sulla gestione del lago e del suo perimetro. Nessuna area nuova, afferma Marocchi è stata inserita, né turistica né residenziale, ma si è lavorato solamente sull’esistente. Anche sulla dismissione e riqualificazione di volumi esistenti (ex albergo Rocchetta e ex gelateria Foci) il sindaco afferma che i metri cubi saranno certamente recuperati, ricollocati e riqualificati ma solo se la Provincia ne darà l’assenso. Cosa che, si augura il primo cittadino, se così fosse permetterebbe la messa in sicurezza della viabilità e ciclopedonabilità a Gavazzo, togliendo pedoni e ciclisti dal sedime stradale.


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