Tenno ha perso la certificazione EMAS: “Si dimetta l’assessora Tognoni”

 

Da qualche tempo il Comune di Tenno ha perso la certificazione ambientale EMAS. Si tratta di uno strumento volontario creato dalla Comunità europea al quale possono aderire anche i Comuni per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e rendere pubblici le informazioni sulla propria gestione ambientale. Un fatto che non è sfuggito alle minoranze consiliari del gruppo “Tenno Domani” che ritengono il fatto molto grave.
“L’amministrazione Marocchi – scrivono i consiglieri Andrea Cobbe, Gian Luca Frizzi, Nicola Stanga, Viviana Cazzolli e Stefano Bonora – ha perso la prestigiosa certificazione ambientale EMAS, un traguardo molto importante che l’ex sindaco Gianmarco Marocchi era riuscito a raggiungere. Il Comune di Tenno era stato tra i primi a ricevere questo riconoscimento e le diverse amministrazioni che poi si sono susseguite nel corso degli anni (Remia e Frizzi) si sono sempre impegnate al massimo per mantenerla”.
“Oggi invece – prosegue la nota – constatiamo il totale fallimento dell’Amministrazione a guida Marocchi la quale, per anni, si è riempita la bocca di parole come ambiente e sostenibilità ma che poi, alla prova dei fatti, perde un riconoscimento fondamentale per il nostro territorio. Il vero obiettivo della certificazione è impegnarsi a valutare e a migliorare la propria efficienza ambientale dimostrando un reale impegno nel limitare il proprio impatto ambientale complessivo. Oggi, con le scelte fatte dalla giunta Marocchi, questi obiettivi sono sicuramente andati persi”.
I consiglieri, poi, rincarano la dose: “Crediamo che l’assessore Tognoni, che dispone le deleghe per la gestione della certificazione EMAS, farebbe bene a fare un passo indietro e dimettersi: è chiaro che non è in grado di ricoprire un ruolo di questo tipo. Va ricordato che l’Assessore, oltre ad aver fatto perdere la certificazione EMAS al Comune, ha chiuso il Notiziario del Tennese, iniziativa fondamentale per il territorio. Sono da sottolineare – conclude la nota – le responsabilità sia del sindaco Marocchi, forse distratto da un eventuale candidatura in provincia, sia del suo vice Tarolli con delega all’ambiente, che dovrebbe seguire iniziative come quelle che riguardano EMAS”.