TELERISCALDAMENTO AD ARCO, LE MINORANZE INTERROGANO SUL PROGETTO

Paolo Mattei, ex sindaco di Arco, è stato eletto nel Consiglio di Dolomiti Energia e così i Consiglieri di minoranza Ravagni, Todeschi, Del Fabbro, Ottobre, Braus, Rullo e Colò chiedono se il progetto del teleriscaldamento, recentemente attorno al quale si è discusso, potrebbe essere riportato in auge proprio a seguito di questa nomina. “Cosa c’è dietro questo – scrivono le minoranze, alla luce anche del fatto che lo stesso Mattei è candidato alla presidenza della Fondazione? Un qualche conflitto d’interesse magari, visto il recente via libera dato in consiglio comunale per la permuta dei 58 mila metri lineari di condotte all’AGS”?
“Una contropartita (di cui abbiamo già scritto) pari al pacchetto azionario di 27 mila azioni da parte di AGS al Comune di Arco, che così andrebbe in quota dall’attuale 0,04% al 6,10% di partecipazione. Una mossa che farebbe diventare il Comune di Arco il secondo socio pubblico di AGS dopo il Comune di Riva, con un conguaglio da aggiungere allo “scambio” pari a 487 mila euro visto il valore delle condotte quantificato in tre milioni 883 mila euro, superiore al valore azionario delle quote (3.396 milioni di euro).
Il dubbio sollevato dalle forse di opposizione Consiliari è che il progetto legato al teleriscaldamento sia legato al “ritorno” di Mattei, alle sue nomine, ma visto che a Riva in molti si lamentano del funzionamento del teleriscaldamento, non più così conveniente a differenza dei moderni impianti che si trovano sul mercato come quelli con le pompe di calore, oggi le minoranze s’interrogano appunto sui possibili retroscena e vantaggi legati all’operazione. Ossia sul reale interesse del Comune legato al progetto, visti i costi di scavo (4 milioni di euro), i disagi patiti da chi è allacciato a Riva alla rete e, non ultimo il ruolo dell’ex sindaco in Dolomiti Energia.