SPIAGGIA DEGLI OLIVI, INTERVIENE IL PRESIDENTE DEI RISTORATORI BIONDO: “IL BUE DÀ DEL CORNUTO ALL’ASINO”

L’asta andata deserta per l’assegnazione della gestione della Spiaggia degli Ulivi” a Riva del Garda, lo stupendo compendio ideato da Maroni, non ha fatto dormire sonni tranquillo alla proprietà che nell’immediato seguire ha commentato come “Si facciano tante parole ma non si passi a fatti concreti”. Fatti che dovrebbero, invece e sempre secondo la Lido Immobiliare, trovare un gestore tra mille offerte. La risposta del presidente dei ristoratori dell’Alto Garda e Ledro Flavio Biondo è inevitabilmente “piccata”. “C’è un bue che sta dando del cornuto all’asino, è evidente, perché ragionare senza esser capaci di mettersi dietro ad un bancone è molto facile. Per sostenere l’affitto che il Comune e la Lido chiedono, ossia 90.000 euro annui, è necessario incassare almeno 5.500 euro al giorno per duecento giorni lavorativi all’anno”. Biondo la spiega molto semplicemente, dati alla mano, ed anche se non si è ristoratori è facile capire come per mantenere la struttura e pagare l’affitto, collaboratori, fornitori, le tasse e tutto il resto questa sia la cifra minima da incassare alla fine di ogni giornata. “Un ristorante d’élite – prosegue Biondo nella nota inviata – dove si spendono pro capite 110 euro a testa per cenare significa che ogni giorno, e per i duecento lavorativi stagionali devono entrare minimo 55 persone e che, con tutto il rispetto, non devono trovarsi davanti velisti in muta o in calzoncini corti, schiamazzanti e alle prese con le loro imbarcazioni. Dunque, è il “nodo” Fraglia che va risolto per primo”. Biondo, inoltre, rincara: “Niente ristorante d’élite ma una cosa più alla portata della dolcevita rivana? Diciamo meno di 10 euro a testa? 5.500 euro al giorno diviso 9,60 euro vuol dire oltre cinquecento persone al giorno solo per pagare l’affitto. Una cifra che, almeno a mio modesto vedere, la struttura non può certo sostenere”. La soluzione, dunque, la devono trovare il Comune e la Lido, non certo le associazioni di categoria come quella da me rappresentata”.