SOTTO SEQUESTRO IL TERZO PIANO DEL CAMPING MAROADI

Claudio Chiarani11/06/20192min
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Su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rovereto, Monica Izzo, è operativo il sequestro del terzo piano del compendio abitativo presso il Camping Maroadi di Arco. Stessa sorte per l’edificio servizi che sorge accanto all’ingresso dell’area campeggio. Questo a seguito della richiesta del Procuratore capo Aldo Celentano, il quale ha in mano il fascicolo relativo all’indagine che è stata aperta a seguito degli accertamenti fatti ad inizio aprile di quest’anno. Al momento sono nove le persone indagate tra cui il direttore lavori architetto Giorgio Losi e i due fratelli Barion titolari della struttura che è comunque operativa vista la stagione estiva, ma non può disporre degli appartamenti che sono stati realizzati al terzo piano “incriminato”. Una sopraelevazione di quanto già esistente e per la quale la deroga di costruzione doveva arrivare in tempo. Le cose poi non sono andate così, c’è stato un infortunio (un dipendente del campeggio, non della ditta che stava eseguendo i lavori) e allora si è scatenato un vivace dibattito politico sull’operato dell’Amministrazione Comunale “rea”, per le minoranze, di non aver controllato i lavori. La mozione contro l’operato dell’assessore Stefano Miori in tal senso è stata respinta durante la seduta del consiglio comunale del 25 aprile scorso. Accuse peraltro respinte dalla maggioranza, ma tant’è che oggi col sequestro l’intera vicenda assume connotati che ora la proprietà dovrà cercare di dipanare. È stato annunciato, infatti, che nei prossimi giorni sarà presentata richiesta di dissequestro visto che il certificato di collaudo dei cementi armati è stato presentato proprio lo stesso giorno del Decreto di sequestro preventivo.