Sospensione della fiera a Riva: malcontento degli ambulanti
La sindaca di Riva Cristina Santi ha ordinato la sospensione della fiera (ossia il mercato quindicinale non alimentare) a partire dal 4 dicembre fino alla revoca dell’ordinanza stessa, riguardante le “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”, tra cui il contenimento degli assembramenti. Nel caso di violazione dell’ordinanza, le sanzioni previste ai contravventori saranno le stesse degli articoli del Decreto legge, dunque una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro, oltre alla sanzione accessoria della chiusura di un’eventuale attività per 30 giorni.
In seguito all’ordinanza, il responsabile della associazione dei Commercianti ambulanti “Anva” Fabrizio Pavan ha inviato una lettera alla sindaca Santi, dove chiede la revoca dell’ordinanza, specificando di non negare l’emergenza sanitaria attuale, bensì di ritenere che il Dpcm del 4 dicembre riguardo le zone gialle non preveda la chiusura del commercio al dettaglio e quindi di quello su area pubblica. Prosegue dicendo che nonostante la situazione epidemiologica costringa all’adozione di provvedimenti più restrittivi, non ci siano problemi nell’apertura di mercati all’aperto applicando il protocollo, dunque imponendo l’obbligo di mantenere le distanze di sicurezza e la mascherina (che per lo più non verrebbe nemmeno abbassata visto che non c’è l’occasione né di bere né di mangiare). A questo punto, conclude, la scelta di Riva del Garda come fosse una zona rossa, può sembrare un accanimento nei confronti del mercato di servizio delle aziende che lo compongono e della clientela locale che lo frequenta: infatti il servizio mercato dà la possibilità ai cittadini di trovare i prodotti sotto casa evitando gli spostamenti.
In Trentino ci sono circa 518 imprese che operano su area pubblica in circa 88 mercati settimanali, con 1.800 posteggi utilizzati; 18 mercati quindicinali con 743 posteggi; 10 mercati mensili con 457 posteggi e 87 tra fiere e mercati saltuari con 9.216 posteggi. Questi numeri importanti solo nel mese di novembre, rispetto a quello dell’anno scorso, segnano un calo degli incassi del 60% circa.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A.Maffei”- Alessia De Masi)