SOCIETÀ RIVANA SCOPERTA CON LAVORATORI IN NERO: ATTIVITÀ SOSPESA E MAXIMULTA

Claudio Chiarani27/07/20182min
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Nel 2018 dare lavoro “in nero”, ossia senza coperture assicurative e il versamento dei relativi contributi ai fini pensionistici sembra fantascienza. Invece, grazie al lavoro della Guardia di Finanza, è stata smascherata l’attività di una società con sede a Riva del Garda che impiegava oltre cento persone nell’attività di promozione e marketing in tutta Italia, in nero appunto. Una verifica fiscale nella sede societaria, dopo aver appurato che non erano state presentate denunce di reddito per i due anni precedenti, quello in cui l’attività era stata aperta e il successivo, hanno permesso di scoprire il tutto ai militi delle fiamme Gialle. Omessa dichiarazione per oltre 160.000 euro e ben 89 lavoratori (anche donne) completamente senza copertura assicurativa per persone d’età compresa tra i 18 e i 50 anni, per i quali anche di contributi ai fini pensionistici manco parlarne. Prodotti di bellezza e cosmetici la merceologia che il personale proponeva in vendita, personale va detto del tutto estraneo a ciò che “dietro le quinte” i titolari facevano. In pratica per loro era tutto regolare, invece oltre i due terzi del personale non era affatto in regola come detto. Il lavoro loro proposto era con contratto “a chiamata”, una volta sottoscritto l’accordo si andava nei supermercati con una lettera d’incarico per prestazioni occasionali, orari di lavoro etc… e via. All’apparenza tutto regolare, in realtà chi manovrava le fila da dietro non comunicava che tra la società e tizio s’instaurava un rapporto di lavoro, per non parlare appunto di assicurazione o contributi da versare. Sono stati omessi versamenti di contributi pari a circa 12 mila euro, mentre alla società è stata elevata sanzione pari a un milione e mezzo di euro oltre alla sospensione dell’attività lavorativa.