Sindaci dell’Alto Garda e Ledro al lavoro su un piano rifiuti per il 2030

Redazione25/10/20253min
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Sindaci e amministratori dell’Alto Garda e Ledro si sono riuniti per discutere del futuro della gestione dei rifiuti. Dall’incontro è emersa una decisione importante: la costituzione di un tavolo tecnico dedicato alla definizione delle strategie dei prossimi anni.
Il nuovo organismo, fortemente voluto dal presidente della Comunità di Valle Giuliano Marocchi, sarà composto da alcuni esperti del settore ambientale. Il suo compito sarà analizzare in modo approfondito l’intero sistema attuale di raccolta, trasporto e differenziazione dei rifiuti, oltre ai servizi accessori, per fornire dati e indicazioni concrete alla giunta e ai sindaci.
L’obiettivo è individuare il modello più adatto per il territorio, valutando se proseguire con la gestione in appalto, come avviene oggi, o se passare a una soluzione “in house”, ossia una società pubblica controllata dai Comuni o una municipalizzata già operativa.

 

 

Marocchi ha spiegato che il tavolo sarà operativo entro una decina di giorni: «Abbiamo bisogno di elementi scientifici, economici e finanziari per decidere con cognizione di causa. Non vogliamo trovarci tra tre anni a dover scegliere all’ultimo momento. Il tema dei rifiuti è sempre più centrale e vogliamo arrivare preparati anche all’attivazione dell’Egato, l’Ente di gestione d’ambito territoriale ottimale, prevista per il 2030».

Nel frattempo la gestione del servizio di raccolta resterà invariata. Il Consiglio dei sindaci ha infatti approvato la proroga triennale (dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2029) alle attuali ditte, Sogap e Ideal Service, confermando quanto già previsto dalla convenzione in vigore (4 anni più 3 di estensione).

Durante la riunione si è discusso anche di alcuni aspetti pratici legati al servizio come la necessità di rivedere gli orari di raccolta del vetro, giudicati troppo rumorosi al mattino presto in alcune zone turistiche e residenziali, e di migliorare la pulizia delle isole ecologiche.

Accanto alla gestione quotidiana rimane centrale la questione del ciclo dei rifiuti: al momento, infatti, parte dei materiali viene ancora esportata, e sarà necessario individuare modalità più sostenibili di trattamento e riduzione della produzione complessiva. Sullo sfondo resta anche il dibattito provinciale sull’eventuale realizzazione dell’inceneritore, una decisione ancora incerta e che, in ogni caso, richiederà anni.