Sindacato UGL, il nuovo segretario del Trentino è Leonardo Iania

Claudio Chiarani10/08/20233min
Leonardo Iania, UGL

 

Leonardo Iania è il nuovo segretario provinciale UGL (Unione Generale del Lavoro) Trento. È stato eletto per acclamazione da tutti i delegati nel corso del Congresso che si è celebrato a Mori alla presenza del segretario nazionale UGL chimici e vicesegretario generale UGL Luigi Ulgiati, del segretario confederale provinciale UGL Verona Alberto Pietropoli e di numerosi rappresentanti delle istituzioni a conferma della stima e considerazione, nei confronti del sindacato, cresciute nel tempo in maniera esponenziale. In particolare, l’onorevole Paolo Borchia Europarlamentare della Lega, la sindaca di Riva Del Garda Cristina Santi, l’assessore Luca Grazioli, il consigliere Provinciale e Regionale Denis Paoli, e la capogruppo della Lega e consigliere provinciale Mara Dal Zocchio. “Sono molto orgoglioso della carica che mi è stata conferita – ha sottolineato Iania – e soprattutto sono orgoglioso di far parte di un sindacato pronto ad affrontare (nuove prospettive per il lavoro del domani) io personalmente garantisco tutto il mio impegno e con umiltà cercherò di rappresentare l’UGL nella provincia di Trento al meglio. Come sono orgoglioso di rappresentare un’organizzazione sindacale che nel proprio statuto riconosce, che pur costituendo un autonomo centro di iniziative politiche è una organizzazione apartitica, in tale contesto l’UGL svolge la propria azione programmatica e propositiva in maniera del tutto autonoma da ogni forza politica, con le quali non rinuncia ad avere qualsiasi tipo di confronto nel rispetto dei ruoli e delle diverse modalità di azione.” Ad affiancare Leonardo Iania ci saranno Fabio Benamati in qualità di vicesegretario e i membri del direttivo Paolo Pellegrini, Silvio Chiettini, Clemente Rinaldo, Roberto Vescovi, Alessio Furlani, Jacopo Salvetti, Luca Senter, Stefano Briosi, Michele Omezzoli, Mirko Bonomi, Nicola Marocchi, Orlando Stoppini e Michelangelo Tavernini. “Tante sfide ci attendono – ha spiegato nella relazione il neosegretario – una per tutte si chiama inflazione che nella nostra regione a marzo ha superato il 10% mentre i beni di prima necessità hanno visto un incremento di prezzi pari al 12,6%. Tutto ciò sta erodendo gli stipendi rendendoci sempre più poveri, è dovere quindi del sindacato aprire la discussione a tutti i livelli per far sì che questa tendenza ritorni a livelli normali. Alla politica chiediamo meno tasse sui lavoratori potenziando la defiscalizzazione dei secondi livelli, chiediamo di detassare la tredicesima e una riforma delle pensioni che superi l’attuale legge Fornero. Non possiamo far lavorare le persone fino a 67 anni, è disumano in aziende come, ad esempio, una cartiera oppure un’acciaieria per fare due esempi lampanti ma, soprattutto, è controproducente dal punto di vista sociale, della sicurezza e salute dei lavoratori”.

 

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