SICUREZZA SUL LAGO DI GARDA, LA GIUNTA TRENTINA APPROVA IL PROTOCOLLO D’INTESA

L’assessore Tiziano Mellarini ha presentato oggi, dopo averlo sottoposto alla Giunta provinciale trentina, il protocollo d’intesa per le emergenze sul lago di Garda. Dieci anni fa, esattamente il 31 ottobre del 2008, l’allora Ministro Roberto Maroni, in assemblea pubblica a Palazzo Carlotti a Garda, tra l’allora sindaco Davide Bendinelli e l’allora capo della Polizia Antonio Manganelli (scomparso per malattia nel 2013) aveva presentato un “Patto di area omogeneo” che sarebbe stato operativo entro Natale. Alla domanda “quale Natale” aveva risposto “questo Natale” per essere operativi dal 2009. Tempi politici si dirà. Già.
Il protocollo di Mellarini prevede più informazioni tra i soggetti “coinvolti” per uno schema operativo che permetta di evitare lungaggini e ridurre, in caso di soccorso sul lago di Garda, i tempi d’intervento. Dieci anni sono trascorsi, un periodo in cui nel Garda trentino, specchio d’acqua dove si svolgono le maggiori regate veliche organizzate dai cinque circoli che vi si affacciano (Circolo Vela Arco, Fraglia Riva, Circolo Vela Torbole, Lega Navale Riva, Circolo Surf Torbole) è stata pure tolta la vedetta dei Carabinieri, unico ed ultimo mezzo (senza nulla togliere a quella della Polizia o ai mezzi dei Vigili del Fuoco) che prestava un servizio di pattugliamento e sorveglianza quotidiano. Ora si vedrà, operativamente parlando, cosa accadrà.
Vero che nel basso lago c’è la Guardia Costiera, ma quando serve il tempo per arrivare nel Garda trentino è pur sempre troppo. Mellarini, dunque, propone procedure più rapide e uguali per tutti oltre all’affinamento delle risorse umane e di mezzi necessarie ad un coordinamento che permetta, appunto, di agire in tempi rapidi. Prefettura di Verona e Brescia, Commissariato di Governo di Trento, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco. Questi gli “enti” che assieme alle Questure, i comandi provinciali dei Carabinieri, la Guardia di Finanza di Verona, Brescia e Trento saranno chiamati ad apporre la firma al protocollo d’intesa.
In quindici giorni, sottolinea l’assessore, il protocollo sarà operativo. Mellarini, infine, sottolinea come per arrivare a questo, oltre all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, decisivo sia stato il primo cittadino di Limone Franceschino “Chicco” Risatti.