Sicurezza nell’Alto Garda: grido d’allarme di Confcommercio dopo il furto da Carpentari

Ancora un colpo ai danni di un’attività commerciale dell’Alto Garda. Il furto avvenuto nei giorni scorsi al negozio Carpentari Bike di Nago-Torbole riaccende l’attenzione su un tema che preoccupa sempre più gli imprenditori della zona: la sicurezza urbana. Confcommercio Alto Garda e Ledro lancia un monito chiaro: “Il commercio non può essere lasciato solo”.
Un concetto ribadito con forza da Claudio Miorelli, presidente della sezione autonoma di Confcommercio Alto Garda e Ledro, che esprime solidarietà ai titolari dell’attività colpita: “Parliamo di una realtà radicata, che contribuisce alla vitalità del nostro territorio. Non basta però la vicinanza: questi episodi impongono una riflessione e, soprattutto, azioni concrete”.
Sicurezza in primo piano nelle elezioni del 4 maggio
L’appello di Confcommercio non è casuale: il 4 maggio i Comuni dell’Alto Garda e Ledro andranno al voto per il rinnovo delle amministrazioni locali. E Miorelli è chiaro: “La sicurezza non può restare un tema secondario nei programmi elettorali. Servono misure tangibili: videosorveglianza efficace, illuminazione pubblica adeguata, una collaborazione strutturata con le forze dell’ordine e interventi mirati per prevenire il degrado. Non è più tempo di dichiarazioni di principio, ma di impegni reali”.
Oltre il turismo, la tutela del tessuto economico
L’associazione di categoria chiede un cambio di prospettiva sulla gestione del territorio. “Si parla spesso di sviluppo locale pensando solo al turismo – sottolinea Miorelli – ma senza un tessuto economico solido e sicuro, il territorio perde identità. Negozi, ristoranti, pubblici esercizi e artigiani non sono elementi decorativi, ma il cuore pulsante della comunità. Vanno difesi”.
Videosorveglianza intercomunale: a che punto siamo?
Uno degli strumenti concreti su cui Confcommercio chiede aggiornamenti è il progetto di videosorveglianza intercomunale, che dovrebbe consentire un monitoraggio più efficace degli accessi al territorio grazie alla lettura delle targhe dei veicoli. “Un deterrente importante e un aiuto concreto per le indagini. A che punto siamo?”, domanda Miorelli.
“Dove c’è degrado, il commercio muore”
L’associazione di categoria, presieduta da Miorelli, conclude con un monito inequivocabile: “La sicurezza urbana non è solo una questione di ordine pubblico, ma una condizione essenziale per la crescita economica e la coesione sociale. Dove c’è degrado, il commercio muore. Dove c’è sicurezza, il commercio prospera. È un’equazione elementare che chi si candida ad amministrare non può ignorare. Il tempo delle risposte evasive è finito. È il momento della responsabilità”.