Siccità, memoria e ironia: l’ex sindaco Betta interviene sull’ordinanza anti-sprechi di Arco

Redazione27/06/20253min
ACQUA FONTANA BIKE BORRACCIA


 

L’estate è esplosa con tutta la sua forza, portando temperature torride di giorno e notti da deserto anche nelle frazioni montane. E con il caldo, torna d’attualità un tema delicato: l’uso responsabile dell’acqua potabile, soprattutto in zone come San Giovanni al Monte, dove le risorse idriche sono limitate.
A rilanciare il dibattito è stato l’ex sindaco di Arco, Alessandro Betta, che in un post social dal tono ironico ma incisivo ha commentato l’ordinanza emessa in questi giorni dall’amministrazione Fiorio, ispirata a criteri ambientalisti e di sostenibilità.

“Risparmiare non è un’opzione, è una necessità” scrive Betta, facendo riferimento ai livelli minimi della sorgente di San Giovanni nonostante una primavera tutt’altro che arida. Parole che sembrano voler smontare, con garbo pungente, le critiche piovute negli scorsi anni durante il suo mandato, quando provvedimenti simili avevano scatenato accese discussioni.

 

 

La nuova ordinanza – che vieta irrigazioni, riempimenti di piscine e lavaggi di veicoli privati – rientra nel solco di una gestione prudente e sostenibile della risorsa idrica, tanto più urgente nelle aree montane dove le infrastrutture non possono garantire approvvigionamenti illimitati. Betta, però, non si limita a dare ragione al contenuto del provvedimento: ne approfitta per lanciare una frecciata a chi, in passato, aveva bollato le limitazioni come inutili, confidando nella pioggia salvifica del PNRR.

“Ora che la sorgente richiama i minimi storici, verrebbe da rispondere con una pernacchia – scrive – ma preferisco l’ironia (e la memoria)”. E la memoria, per Betta, è quella di una comunità che ha sempre convissuto con la scarsità, adottando buone pratiche prima che diventassero slogan. Nessuna polemica esplicita con la nuova amministrazione – ecologista nelle intenzioni e nei simboli – ma un invito chiaro a scegliere la concretezza invece del “facile consenso”.

Nella parte finale del post, l’ex sindaco ringrazia apertamente chi lavora da anni per la gestione condivisa dell’acqua, come il Consorzio San Giovanni al Monte e Gorghi, sottolineando l’importanza della collaborazione più che del dibattito sterile. Il tutto condito da una citazione – “Non possiamo cambiare la direzione del vento, ma possiamo orientare le vele” – attribuita con ironia ad Aristotele, ma che ben fotografa lo spirito dell’intervento.

Nel frattempo, l’ordinanza rimane in vigore, e l’invito del Comune è chiaro: nelle frazioni montane, specie durante l’estate, ogni goccia conta. E se il dibattito politico si accende, forse è il segno che la cittadinanza – e chi la guida – sta finalmente imparando a considerare l’acqua non solo come risorsa, ma come bene comune da custodire.