Si è dimesso il comandante dei Vigili del Fuoco di Riva del Garda Graziano Boroni
È stata convocata per sabato 24 aprile l’assemblea del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari di Riva del Garda, con due punti all’ordine del giorno: il paventato trasferimento della caserma di Riva nell’area ex Buzzi Unicem a Ceole e le dimissioni del comandante Graziano Boroni. Dimissioni che sono state annunciate con una e-mail al sindaco Cristina Santi, alla giunta rivana e a tutti gli appartenenti al Corpo dei Vigili del Fuoco di Riva. Una lettera nella quale, a quanto è dato sapere, il comandante Boroni ha espresso tutte le sue motivazioni che lo spingerebbero verso le dimissioni. Ragioni “antiche” che nel tempo non sono state risolte, dunque non direttamente e solamente riconducibili all’attuale Amministrazione comunale anche se qui un “qualcosa” di non condiviso traspare. I “bene informati” dicono che sarebbe la paventata delocalizzazione dell’attuale caserma, ma conferme certe o smentite non ce ne sono. Il diretto interessato risponde cortesemente che sì, la missiva al sindaco è stata inoltrata e che il 24 riferirà all’assemblea. Tutto qui. Che i Vigili del Fuoco volontari di Riva non “gradiscano” lo spostamento della caserma non è un segreto perché, secondo molti, dove ora si trova attualmente è in una zona centrale per ogni tipo d’intervento. Delocalizzarla in zona Ceole sarebbe controproducente, dice qualcuno, perché da viale Rovereto in pochissimo tempo si può intervenire laddove richiesto. Da Ceole, invece, per varie ragioni tra le quali i collegamenti stradali, non si potrebbe arrivare così in fretta sul luogo dell’intervento richiesto. Nel 2020 il Corpo dei Vigili del Fuoco di Riva ha risposto ad oltre 1.200 chiamate, una media di quasi tre e mezzo al giorno. Una sede in località Ceole, non molto distante da quella di Arco, non sarebbe la soluzione ideale. Un’altra motivazione che avrebbe spinto il comandante Boroni alle dimissioni sarebbe anche quella che i Vigili del Fuoco di Riva, trattandosi di volontari, devono attendere per essere vaccinati contro il Covid. Insomma, volontari sì, ma di “serie B”. Voci che troverebbero ampio riscontro anche se nessuno, ufficialmente, vuole parlare. Probabile che il comandante Boroni con questo voglia dare un preciso segnale di “tutela” nei confronti dei suoi uomini che dedicano la loro “passione” al bene della Comunità.