Segantini alle Olimpiadi della cultura: Arco protagonista, l’ex sindaco Betta punzecchia

Quando la cultura torna protagonista, anche la politica si riaffaccia – con tono tagliente e qualche sassolino da togliersi dalle scarpe. È successo dopo la notizia che la Galleria Civica “Giovanni Segantini” di Arco sarà partner scientifico di una grande mostra internazionale dedicata al celebre pittore arcense, in programma a Bassano del Grappa dal prossimo ottobre, tra gli eventi ufficiali delle Olimpiadi della cultura di Milano-Cortina 2026.
Un riconoscimento di assoluto rilievo per la città e per la Galleria Civica, che si consolida come punto di riferimento internazionale per lo studio e la valorizzazione dell’opera di Segantini. Ma la notizia ha riacceso anche un dibattito che ad Arco sembrava sopito: quello sul controverso acquisto di un quadro dell’artista, costato tre milioni di euro, deciso negli anni scorsi dalla giunta guidata dall’allora sindaco Alessandro Betta con delega alla cultura affidata a Guido Trebo.
Il quadro – acquistato tra polemiche, dubbi sull’opportunità e accuse di spreco – viene oggi riletto dall’ex primo cittadino come un investimento lungimirante. Betta lo ha detto senza mezzi termini in un post pubblicato sui social, dal tono diretto e tagliente:
“Il tanto contestato acquisto, ridotto da alcuni ad una “spesa da 3 milioni inutile”, comincia a mostrare i suoi frutti. Complimenti a Guido Trebo – politico, serio e concreto – e alla nostra amministrazione comunale, che ha avuto il coraggio di scegliere guardando lontano.”
Un commento che è insieme rivendicazione e frecciatina, destinato a riaccendere il dibattito pubblico, proprio mentre Arco conquista un posto accanto al prestigioso Segantini Museum di St. Moritz tra gli interlocutori scientifici più autorevoli a livello mondiale.
Nel comunicato ufficiale, il Comune di Arco – oggi guidato dalla nuova amministrazione guidata da Arianna Fiorio – ha sottolineato con orgoglio il risultato:
“Per la nostra città è davvero una grandissima soddisfazione e un motivo di orgoglio – ha dichiarato la direttrice della Galleria, Giancarla Tognoni – che ripaga lo sforzo e la scelta fatta negli ultimi anni di aprirci alle collaborazioni nazionali e internazionali.”
La mostra di Bassano del Grappa, che verrà inaugurata il 25 ottobre 2025 e resterà aperta fino a febbraio 2026, si annuncia come uno degli eventi culturali di punta legati alle Olimpiadi invernali, con oltre cento opere, tra dipinti, disegni, fotografie e documenti d’archivio. A firmarla saranno i Musei Civici della città veneta, con il patrocinio della Regione Veneto e la collaborazione della Regione Lombardia.
E Arco sarà lì, in prima fila. Una presenza che oggi, a distanza di anni, getta nuova luce su una delle scelte politiche e culturali più discusse della storia recente cittadina. E, forse, offre anche un’occasione per riflettere su quanto possa essere strategica la cultura – non solo per il prestigio, ma anche per il posizionamento della città in contesti internazionali.
La polemica, com’è probabile, non finirà qui. Ma intanto Arco – e Segantini – si preparano a tornare protagonisti sotto i riflettori. E non solo quelli della politica.