“Rough Origins and Ruins” applausi per i giovani altogardesani
Lunghi applausi, venerdì 4 settembre nel cortile della Rocca, per lo spettacolo di danza e teatro «Rough Origins and Ruins», una originale produzione tutta di giovani e tutta locale che riflette sulle nostre origini e rovine su quattro piani: l’influenza delle nostre origini e rovine sul modo in cui decidiamo di agire ogni giorno, il loro incontro con quelle dell’altro, la relazione di queste con ciò che ci circonda e infine il rapporto tra le nostre personali origini e rovine e quelle della storia collettiva.
«Rough Origins and Ruins», ispirato ai due filosofi Paul Ricoeur e Michel Foucault, al mito di Andromeda e all’omonima scultura di Auguste Rodin, è stato portato in scena dalla Seesaw Dance Company, una giovane compagnia di danza e teatro impegnata nella ricerca della pluralità dei linguaggi espressivi, composta da sette giovani interpreti – Gabriele Ang Dadula, Veronica Boniotti, Jasmine Bresciani, Ambra Calvia, Federica Danaj, Beatrice de Carli e Chiara Ferraglia – in collaborazione con la compagnia francese Compagnie Voix di Margherita Bergamo. Musica a cura della Petite Orchestra Fuori Tempo diretta da Sebastiano de Salvo, composta da venti musicisti dai 16 ai 24 anni di età, che ha eseguito musiche dal vivo di cinque compositori della zona: Sebastiano de Salvo, Daniele Grott, Marco Faglia, Antonio Fracchetti e Marco Ober.
Lo spettacolo è stato preceduto da una visita guidata della mostra «A Sentimental Landscape» del Mag; la messa in scena è stata possibile grazie al «Piano B», il Piano giovani Alto Garda e Ledro, che nei mesi precedenti ha sostenuto un ciclo di laboratori della Seesaw Dance Company frequentato da un gruppo di dodici ragazzi dai 10 ai 16 anni di età, dal titolo «La parata dei valori».