Rivano vende la BMW ma l’assegno è contraffatto, i Carabinieri risolvono il caso
Nei giorni scorsi i Carabinieri di Arco hanno individuato e denunciato un truffatore seriale.
Tutto è partito dalla denuncia di un imprenditore rivano presso la Caserma di Arco che alcuni giorni prima aveva venduto la sua autovettura BMW X5 ad un uomo distinto residente nel milanese il quale, dopo brevi convenevoli e scambio foto del mezzo, giungeva in Trentino. Dopo aver visto e provato la lussuosa vettura la pagava con un assegno circolare di 65 mila Euro. L’imprenditore, la stessa mattina, prima di effettuare il passaggio di proprietà, versava l’assegno presso la propria banca che ne accertava la genuinità.
Il giorno successivo, però, l’amara scoperta: l’istituto di credito comunicava che l’assegno, sebbene valido, era stato bloccato in quanto “titolo non valido/contraffatto”.
A seguito della denuncia scattava l’indagine da parte dei Carabinieri arcensi con la richiesta di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Rovereto.
Grazie alla geolocalizzazione ancora installata sulla BMW i militari arcensi verificavano che l’auto si trovava nell’interrato del parcheggio dell’ospedale Niguarda di Milano.
Gli accertamenti bancari hanno permesso di evidenziare la condotta criminosa del presunto autore reato che aveva aperto un conto corrente presso un istituto di credito versando 70 euro in contanti, per poi richiedere un assegno circolare di 65 Euro. Il titolo era valido ma veniva abilmente contraffatto aggiungendo tre zeri, portandolo quindi all’importo di 65 mila Euro.
Il veicolo è stato restituito al proprietario, visibilmente soddisfatto per la tempestiva ed efficace risoluzione del caso da parte dei Carabinieri.
Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Rovereto e dovrà rispondere di truffa.
Si ritiene che se non si fosse agito con immediatezza, l’auto poteva essere trasportata all’estero vanificando ogni provvedimento giudiziario.