Riva, Zanoni replica a Santi e Betta: «Porta del dialogo sempre aperta»

Redazione25/12/20256min
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All’indomani dell’attacco politico sferrato dalle consigliere di minoranza Silvia Betta e Cristina Santi, il sindaco di Riva del Garda Alessio Zanoni affida ai social una replica articolata e dai toni fermi, ma improntati al confronto. Un intervento che arriva oggi, mercoledì 24 dicembre, e che punta a smontare punto per punto le accuse rivolte alla giunta e al ruolo del comitato SAL, rivendicando al tempo stesso un metodo amministrativo basato sul dialogo. «Nonostante lo stupore nell’aver letto ieri affermazioni sorprendenti – da parte della ex sindaca e della sua ex vice – la porta del dialogo e del confronto è sempre aperta», esordisce Zanoni, chiarendo subito l’impostazione della sua risposta.

 

 

Il primo nodo riguarda la lettura politica della recente sentenza del TAR di Trento sul ricorso presentato da SAL.
Secondo il sindaco, l’interpretazione proposta da Santi e Betta «appare tuttavia fuorviante». Zanoni ricorda infatti che «è pacifico che l’area avrebbe potuto essere pianificata a verde pubblico, circostanza chiaramente affermata in una precedente sentenza del TAR», che aveva respinto il ricorso dei proprietari, dando ragione all’amministrazione comunale.
Nel mirino del sindaco finisce poi l’affermazione secondo cui SAL non sarebbe rappresentativo per via delle dimensioni ridotte del suo direttivo.
«È un concetto che, pur se riportato nella sentenza, risulta difficile da comprendere», osserva Zanoni, aggiungendo che, se rilanciato «da una ex sindaca e da una ex vice sindaca, solleva seri interrogativi sulla conoscenza che le stesse hanno delle dinamiche e della rappresentatività dell’associazionismo cittadino». Un esempio chiarisce il ragionamento: «Seguendo tale impostazione, si dovrebbe infatti concludere che un’associazione cittadina con oltre 1.500 soci non sarebbe rappresentativa solo perché il proprio direttivo è composto da poco più di dieci persone».
A difesa di SAL, il sindaco sottolinea come il comitato abbia «operato con determinazione, competenza e passione, mobilitando migliaia di cittadini», con un sostegno espresso anche «attraverso firme e documenti di identità, regolarmente raccolti e più volte depositati anche presso il Municipio».
Altro punto contestato riguarda il tavolo di confronto per l’organizzazione del Bike Festival. Zanoni rivendica la scelta: «è stato promosso dal sottoscritto con l’unico obiettivo di favorire il dialogo tra le diverse realtà cittadine portatrici di posizioni differenti», per «individuare una mediazione condivisa e offrire alla città una visione corale». Un metodo che, secondo il sindaco, «in passato, purtroppo, non si era deciso di adottare». Guardando al futuro, ribadisce che «la partecipazione di tutte le componenti al confronto è non solo auspicata, ma coerente con quanto questa Amministrazione ha dimostrato di ricercare con convinzione: nessuna esclusione e massimo impegno nel dialogo».
Non manca però una stoccata politica: «Proprio le persone che oggi lamentano una carenza di confronto hanno, a mio avviso, perso in più occasioni la possibilità di contribuire in modo propositivo e prospettico; nei momenti decisivi, la loro assenza è stata spesso evidente».
Il passaggio più duro riguarda infine il futuro dell’area ex Cattoi e l’ipotesi dell’esproprio. Zanoni parla di affermazioni «oggettivamente sorprendenti» e chiarisce che «se prima della pianificazione era possibile impostare una previsione urbanistica coerente con un esproprio, oggi tale possibilità risulta chiaramente preclusa a seguito delle scelte operate dalla Giunta Santi», che con l’accordo urbanistico «ha attribuito destinazione residenziale a una parte dell’area, incrementandone in modo significativo il valore». Da qui la conclusione: «Affermazioni di segno opposto… risultano invece inspiegabili se pronunciate da chi, in quella fase, ricopriva ruoli apicali nell’Amministrazione comunale».
Nonostante il tono netto, Zanoni chiude aprendo a una fase diversa. «Intendo comunque guardare oltre», scrive, cogliendo «con favore gli elementi positivi che emergono da questa presa di posizione», che sembrano indicare «un clima più disteso tra l’ex sindaca e l’ex vice sindaca» dopo lo scontro che aveva paralizzato la precedente giunta. «Il fatto che oggi tale frattura sembri ricomposta è un segnale che accolgo con favore», conclude il sindaco, auspicando che possa «contribuire positivamente al clima dei lavori consiliari». (n.f.)