Riva, Via Maffei un po’ più fredda: il saluto affettuoso alla Casa del Caffè

Redazione26/12/20253min
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C’è una luce che si spegne piano, senza rumore, come una candela, ma che lascia un vuoto difficile da ignorare. Da qualche settimana via Maffei, nel cuore di Riva del Garda, è un po’ più silenziosa. La chiusura della Casa del Caffè Riva del Garda, avvenuta il 29 ottobre scorso, non è solo la fine di un’attività: è la conclusione di un pezzo di quotidianità condivisa, di una storia fatta di volti, sorrisi e tazzine fumanti.
Dopo tanti anni passati dietro il bancone, Alessandra – per tutti semplicemente Sandra – ha salutato clienti e amici con parole che sanno di gratitudine autentica: «Dopo tanti anni passati insieme, fra chiacchiere e caffè, è arrivato per me il momento di andare in pensione». E ancora: «Grazie per la vostra fedeltà, la vostra amicizia e per aver reso la Casa del Caffè la mia seconda casa».

 

 

Una seconda casa, appunto.
Perché la Casa del Caffè non era solo un bar.
Era un rifugio quotidiano, un luogo dove fermarsi anche solo cinque minuti e sentirsi accolti. Merito di Sandra e delle sue instancabili collaboratrici – Roberta, Angelica e tutte le “regine del sorriso” – capaci di trasformare ogni mattina in un piccolo rito di umanità.
Il pensiero corre inevitabilmente ai mesi più duri, quelli recenti del Covid, quando tutto sembrava distante e freddo. Anche allora, dietro mascherine e distanze forzate, la Casa del Caffè è rimasta un presidio di normalità, un punto fermo dove bastava uno sguardo o un “come stai?” sincero per sentirsi meno soli.
I commenti lasciati in questi giorni raccontano meglio di qualsiasi cronaca cosa abbia rappresentato quel locale: «Non solo un bar, ma una casa», scrive Valentina. «Grazie dei caffè, delle chiacchiere, dei sorrisi», aggiunge Giupi. C’è chi saluta da lontano, dalla Germania, chi promette di tornare a Riva e chi semplicemente dice: “Mi mancherete”.
Anche questo Natale sarà diverso. «Questo Natale non siamo con voi accanto alla nostra casa del caffè. Ma vi stringiamo tutti in un grande abbraccio», hanno scritto oggi, mercoledì 24 dicembre, Sandra, Roberta e Angelica. Un messaggio che profuma di nostalgia e affetto, come solo certe storie sanno fare.
Via Maffei oggi è un po’ più fredda, sì. Ma resta piena di ricordi caldi, custoditi nel cuore di chi, almeno una volta, ha varcato quella soglia.
Buona vita Sandra, e grazie. Per tutto.
Nicola Filippi