Riva, Hotel Lido Palace: dopo la tempesta, il Cda ritrova l’unità

Redazione19/08/20254min
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Negli ultimi tempi, il nome dell’Hotel Lido Palace – il cinque stelle lusso affacciato sulle rive del lago di Garda – è stato al centro di turbolenze societarie, bilanci difficili e un terremoto giudiziario che ne aveva scosso le fondamenta dirigenziali. Oggi, invece, dalle sale dell’assemblea dei soci sembra arrivare un segnale chiaro: il tempo delle divisioni potrebbe essere alle spalle.

Nella recente riunione, infatti, tutti i soci presenti hanno votato all’unanimità per confermare il Consiglio di amministrazione uscente. Alla presidenza resta Albert Ballardini, espressione di Trentino Sviluppo, affiancato dall’amministratore delegato Disma Pizzini (anche lui in quota pubblica) e dalla consigliera Emanuela Ceschini in rappresentanza del Comune.

 

 

La vera notizia: un’assemblea unita

Più ancora dei nomi, ciò che colpisce è il clima dell’incontro. Quasi tutti gli azionisti hanno partecipato e condiviso le scelte, una scena che mancava da anni. Negli ultimi tempi, infatti, la gestione del Lido Palace aveva vissuto momenti di tensione: dai bilanci poco brillanti che avevano lasciato insoddisfatta anche l’allora sindaca Cristina Santi, fino allo scandalo giudiziario “Romeo” del dicembre 2024, che aveva portato alle dimissioni dell’allora AD Paolo Signoretti (quota soci privati e presidente di Garda Investment Hotel, titolare del 35% delle quote private su un totale del 49%).

Le dimissioni di Signoretti erano state precedute da quelle del presidente Fassino, aprendo una fase di instabilità. Al loro posto erano subentrati Ballardini e Vincenzo Finizzola, manager di fama internazionale nel settore del lusso, ma quest’ultimo aveva lasciato l’incarico dopo pochi giorni senza fornire spiegazioni. La svolta era arrivata con la nomina di Disma Pizzini, commercialista 56enne e presidente del collegio sindacale di Trentino Sviluppo, che aveva assunto il ruolo di AD.

I segnali della ripresa

La seduta di oggi ha sancito la proroga del Cda e la conferma delle cariche, con la ratifica del ruolo di amministratore delegato a Pizzini. Anche Garda Investment Hotel, rappresentata in videocollegamento dal nuovo referente Riccardo Ricci, ha votato a favore, unendo così la quota privata alla decisione.

Non solo: la dirigenza ha presentato dati economici superiori alle previsioni di budget e stime per il 2026 in crescita, segno che la macchina gestionale sta recuperando efficienza e attrattività.

Uno sguardo al futuro

L’atmosfera, almeno per ora, sembra distesa. Tuttavia, resta aperta una domanda che va oltre i numeri: cosa accadrà con la legge Madia e l’eventuale obbligo di cessione delle quote pubbliche?

Per l’Hotel Lido Palace, il 2025 potrebbe quindi essere un anno di transizione decisiva: da un passato recente segnato da crisi e dimissioni a una fase in cui stabilità societaria, risultati economici e chiarezza normativa dovranno andare di pari passo.

(n.f.)