Riva del Garda: accordo per canoni di affitto concordati
A Riva del Garda si è tenuto un incontro conoscitivo tra l’Amministrazione comunale ed uno dei rappresentanti dei sindacati dei proprietari di immobili.
Questo primo incontro è stato propedeutico all’iter per il rinnovo degli accordi territoriali, possibili nei comuni ad alta densità abitativa Riva del Garda, Arco, Rovereto, Trento e Pergine Valsugana, al fine di agevolare la locazione privata con degli importi d’affitto inferiori al prezzo di mercato e che offrono delle agevolazioni sia per il locatore che per il locatario. Per chi cede in affitto l’appartamento è prevista una riduzione dell’imposizione fiscale sul reddito derivante dalla locazione, mentre per il locatario è prevista un recupero fiscale in dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazione d’imposta.
L’incontro è stato voluto dal Comune di Riva con l’intento di rilanciare una modalità di locazione che attualmente ha perso potere di attrazione per i proprietari di immobili, ma che potrebbe risultare in futuro nuovamente appetibile per chi desiderasse affittare il proprio immobile nel lungo periodo.
“Con i patti territoriali – ci dice Giampiero Cozzio, presidente provinciale dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Sindacato Autonomo – è possibile stipulare contratti di locazione a canone concordato a costi agevolati rispetto al libero mercato, anche se bisogna aggiornarli alla situazione attuale in quanto gli importi previsti sono ormai troppo lontani dai prezzi di mercato e pertanto non appetibili per i proprietari di immobili che intendano affittare a canone concordato un appartamento”.
Spesso si accusano i proprietari di immobili di preferire il mercato turistico a quello della locazione lunga ai privati.
“Gli affitti a canone concordato devono essere ovviamente più appetibili per indirizzare l’offerta verso la locazione lunga e i patti territoriali rappresentano una delle poche opzioni in mano alle amministrazioni comunali, oltre ad eventuali agevolazioni sulle imposte locali, per indirizzare un proprietario verso gli affitti a canone concordato. Certo è che il ruolo più incisivo dovrebbe averlo lo Stato, che non ha messo in campo delle politiche a favore dei proprietari immobiliari, anzi. Le continue proroghe sugli sfratti danneggia i proprietari ed indirettamente chi cerca un’abitazione in affitto. Siamo in presenza di situazioni surreali – conclude Cozzio – dove un inquilino che non paga gli affitti non può essere sfrattato mentre se un inquilino paga ed è a fine contratto può essere sfrattato. È giusto ricordare inoltre che i proprietari devono pagare le tasse anche sugli affitti mai incassati e spesso si ritrovano ad affrontare spese legali che difficilmente potranno recuperare”.
Il prossimo incontro è previsto per il mese di gennaio e vedrà attorno al tavolo l’Amministrazione comunale, le varie associazioni dei proprietari di immobili e degli inquilini.
Massimiliano Merzi