Riva del Garda accelera sulla mobilità elettrica: in arrivo 15 nuove colonnine

La città di Riva del Garda compie un nuovo passo deciso verso la transizione ecologica. Come emerso da un’intervista al sindaco Alessio Zanoni, pubblicata nei giorni scorsi su un quotidiano cartaceo locale, l’amministrazione di Riva del Garda ha scelto di investire con determinazione sulla mobilità elettrica, triplicando i punti di ricarica presenti sul territorio e confermando la propria attenzione ai temi ambientali.
Si tratta di una strategia di lungo periodo che unisce innovazione, pianificazione e visione sostenibile. Già dieci anni fa, con l’installazione della prima colonnina pubblica in via Filzi grazie a Dolomiti Energia, Riva aveva iniziato a muovere i primi passi in questa direzione. Oggi, grazie alla collaborazione con Neogy – la società nata dall’unione tra Dolomiti Energia e Alperia – e con Alto Garda Servizi, il progetto entra in una fase di sviluppo più ampia e strutturata.
Sono infatti 15 le nuove stazioni di ricarica previste nei prossimi mesi, distribuite in zone strategiche della città: tra queste via Confalonieri (dove sorgerà un hub con quattro stazioni), via Filanda, viale Trento, via Luigi Storch, via Ardaro, via Marone in località Pernone e via Sant’Alessandro. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere una colonnina ogni mille abitanti, un parametro che pone Riva del Garda tra le realtà più avanzate della provincia in materia di mobilità elettrica.
Le nuove infrastrutture saranno dotate di tecnologia High Power Charging (HPC), con potenze fino a 200 kW, capaci di garantire ricariche rapide in meno di mezz’ora. Un potenziamento necessario, visto che la domanda locale di energia per veicoli elettrici risulta già oggi quattro volte superiore alla media nazionale.
I dati raccolti negli anni confermano la bontà della scelta: la stazione di piazza Catena, ad esempio, è una delle più utilizzate, con una media di dodici ricariche giornaliere. Un segnale concreto di come la mobilità elettrica stia diventando parte della quotidianità, non solo per i residenti, ma anche per i numerosi turisti che ogni anno scelgono Riva del Garda.
Dall’intervista emerge una visione amministrativa coerente con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni e di promozione di uno sviluppo urbano sostenibile. L’elettrificazione della mobilità non è più un esperimento, ma una necessità che guarda al futuro delle città e alla qualità della vita dei cittadini.
Ed è proprio qui che nasce una riflessione inevitabile: se Riva del Garda accelera, Arco – città vicina e parte dello stesso contesto territoriale – potrebbe cogliere l’occasione per interrogarsi sul proprio percorso in tema di sostenibilità. Le sfide ambientali non conoscono confini comunali, e la collaborazione tra territori può diventare la chiave per costruire una rete di servizi e infrastrutture che guardi all’intero Alto Garda come a un laboratorio di innovazione verde.
Un invito, dunque, a immaginare insieme un futuro più sostenibile, dove le politiche ambientali non siano solo un obiettivo amministrativo, ma una responsabilità condivisa.
(n.f.)










