Ristrutturazione Hotel Arco, la Provincia vuole chiarimenti

Claudio Chiarani01/11/20233min
hotel arco 2

 

Dubbi, osservazioni e perplessità sull’accordo tra gli attuali proprietari del compendio noto come “Ex Hotel Arco”, ormai chiuso da un quarto di secolo, ossia gli imprenditori Hager e Signoretti, e l’amministrazione comunale arcense. Li hanno sollevati la Provincia di Trento, nella fattispecie il Servizio Turismo e Sport, e la Conferenza di pianificazione in merito alla seconda adozione della variante 17, nella quale si prevede la riqualificazione dell’area che l’hotel occupava.
Gli accordi prevedono un grande parco in zona Mogno a contatto diretto col fiume Sarca, una “rigenerazione” che prevede un’armonica combinazione di destinazioni si era detto, un parco pubblico di circa 4 mila metri quadri con la manutenzione dello stesso a carico dei proprietari (Hager e Signoretti) per un quarto di secolo dal momento dell’inaugurazione. E, di concerto, una riqualificazione di piazza Italia, un nuovo percorso ciclopedonale che metterà in contatto la zona col centro città.
La controparte prevede la realizzazione di 59 appartamenti a destinazione residenziale su di un’area di 2.400 metri quadri. Fin qui gli accordi di maggio scorso, ora la Provincia dice la sua, affermando che il progetto è inopportuno in merito al consumo di suolo, ossia che sarebbe meglio a fronte di ciò realizzare un compendio alberghiero, di elevato standard qualitativo invece di uno extralberghiero. Mancherebbe, inoltre, un giusto raffronto nel merito dell’accordo pubblico-privato una stima esatta che possa quantificare il beneficio del privato, con dubbio sul cedere al pubblico i 200 mila Euro a complemento dei benefici ottenuti.
Almeno così si è espressa la Provincia di Trento, aggiungendo che in questa fase chiarire il “bilanciamento” dei vantaggi delle due parti in essere è fondamentale.
Pronta la replica dell’assessore arcense Cattoi, il quale afferma che la variante è stata attentamente valutata dalla Giunta e che la stessa ci sta “lavorando” al fine di fornire risposte alle osservazioni della Provincia. Il tutto sarà portato in Consiglio entro la fine del 2023 ma, precisa l’assessore referente, se è stata votata in Consiglio positivamente non subirà “stravolgimenti”. Riferendosi infine alle osservazioni del gruppo di opposizione consiliare “Civica Olivaia” Cattoi ha detto che si tratterà di un’operazione positiva per Arco, con il recupero di un compendio che giaceva da anni in stato di abbandono, il parco che diventa pubblico e il sedime degli edifici che non supererà il 60% della superficie.

 


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