Rincari delle materie prime: “Misure ad hoc, 30 milioni per le imprese”
Rincari delle materie prime e prezziari provinciali da aggiornare. La questione – che preoccupa le imprese trentine – è stata al centro dell’incontro tra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti ed i presidenti di Ance (Andrea Basso), Confindustria (Fausto Manzana) e Associazione Artigiani (Marco Segatta), alla presenza dei dirigenti generali del Dipartimento infrastrutture e dell’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, rispettivamente Luciano Martorano e Mario Monaco e del dirigente generale dell’Agenzia per gli appalti e contratti, avvocato Antonio Tita. Il presidente Fugatti ha manifestato la massima attenzione da parte della Giunta sul tema, ma ha anche messo in luce come la situazione – in continua evoluzione – abbia delle ripercussioni di particolare rilievo sulla finanza provinciale: “L’Amministrazione deve dunque porre la massima attenzione anche per evitare di compromettere gli equilibri di finanza pubblica”. Il presidente ha dunque preannunciato che è intenzione di Piazza Dante assumere una serie di iniziative concrete per affrontare il tema, in rapporto a tre diverse situazioni (contratti in corso di esecuzione, contratti da stipulare a seguito di offerte già presentate e nuove gare da affidare nel corso del 2022).
Sul versante dei contratti in corso, è prevista l’adozione di una norma da inserire nel Disegno di Legge sul PNRR, che presto approderà sui banchi del Consiglio provinciale per il necessario esame da parte dell’Aula. Si tratta di una norma attraverso la quale verranno immediatamente estese anche in Trentino tutte le misure statali in tema del caro materiali. A tal riguardo, la Giunta intende prevedere anche per il 2022 la costituzione di un doppio fondo – provinciale e comunale – per un valore complessivo quasi doppio rispetto allo scorso anno (nel 2021 le risorse ammontavano complessivamente a 10 milioni di euro): le Amministrazioni del territorio potranno attingere a tale fondo per attivare il meccanismo del Decreto Ristori bis.
Per quanto concerne i contratti da stipulare, a valle di offerte presentate precedentemente, la Provincia adotterà delle linee guida ad hoc, per consentire alle Pubbliche amministrazioni di valutare l’adozione di misure di ristoro per le imprese che andranno a stipulare il contratto che andrà eseguito successivamente.
Infine, per le nuove gare d’appalto è previsto l’immediato aggiornamento dei capitolati speciali, con l’introduzione del meccanismo revisionale contenuto nell’articolo 29 del cosiddetto Decreto Ristori ter.
“L’impatto delle misure previsto a livello provinciale è stimato in circa 20 milioni di euro, ai quali si aggiunge il valore del fondo dedicato ai contratti in corso” ha osservato il presidente Fugatti, che ha peraltro confermato la disponibilità della Giunta a prevedere un aggiornamento straordinario dell’elenco provinciale dei prezzi, a valere per le gare da bandire nel secondo semestre 2022.
Le categorie si sono espresse favorevolmente in merito alle proposte illustrate, rimarcando la necessità che le misure vengano adottate rapidamente e siano accompagnate da adeguate istruzioni rivolte alle amministrazioni interessate per consentire un’equa e adeguata risposta alle problematiche al centro dell’incontro.