Rimarranno sullo Stivo le opere d’arte di Gambirasio e Vitto
Si stanno facendo ammirare al rifugio «Prospero Marchetti» sul monte Stivo di Arco le opere «Ammiraggio» di Chiara Gambirasio e «617 c» di Raffaele Vitto, realizzate dai due giovani nella iniziativa «Da quassù» che si è svolta dal 3 al 29 luglio. Fortemente connessi all’ambiente, i due lavori non sono trasportabili e rimarranno al rifugio; diversamente dal previsto, quindi, non saranno spostati, ma documentati con fotografie o altre tracce per le successive esposizioni, prima a Verona presso Habitat Ottantatrè e poi l’anno successivo ad Arco alla galleria civica «Segantini».
Per il secondo anno consecutivo l’associazione di promozione sociale “In Habitat” ha proposto il progetto «Da quassù», una residenza d’artista sullo Stivo voluta per ospitare in un ambiente non convenzionale artisti visivi contemporanei, per un’esperienza di soggiorno di un mese in un rifugio in alta montagna. Il progetto è stato realizzabile grazie alla disponibilità di Alberto Bighellini, gestore del rifugio, del sostegno e patrocinio del Comune di Arco, di Trentino Marketing e della Provincia di Trento.
La particolare posizione del rifugio, che sovrasta da nord il lago di Garda, permette una triplice visione sui territori lombardi, veneti e trentini nonché una prospettiva ampia e un rapporto stretto e privilegiato con gli elementi naturali. La montagna, in questo caso, vuole trasformarsi in un’esperienza formativa per stimolare la ricerca e la (ri)scoperta di ciò che è veramente “essenziale”, dei valori profondi, attraverso l’eliminazione del superfluo e dell’accessorio. Quest’esperienza, comunicata tramite espressioni artistiche, vuole diffondere un messaggio di cambiamento, di critica sul nostro stile di vita, di ampliamento delle prospettive e della stringente necessità di un ritorno a una vita di comunità.