Rifugi aperti: 5 regole d’oro per l’estate 2020
Prenotazione obbligatoria per i pernottamenti e consigliata per i pasti, utilizzo di gel e mascherina nelle aree comuni, mantenere il distanziamento fisico previsto, portare con sé asciugamano e ciabatte e chiedere al rifugista quali siano le modalità previste nelle diverse strutture per il pernottamento. Sono cinque regole, semplici, ma fondamentali, che poggiano sul presupposto che debbano essere i clienti, in primis, ad avere un comportamento responsabile e che metta in evidenza i tratti comuni tra le disposizioni per i rifugi dolomitici adottate dalle Regioni e dalle Province Autonome che condividono il Patrimonio Mondiale Dolomiti UNESCO. Cinque regole raccolte in una locandina che sarà diffusa sui canali social e affissa nei 66 rifugi dell’area dolomitica, che coinvolge Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Regole diverse, ma non troppo
I principi ispiratori dei protocolli adottati da Regioni e Province Autonome sono molto simili e il rispetto delle regole per l’estate 2020 richiede disponibilità di pianificazione e adattamento da parte dell’escursionista e uno sforzo in più da parte del rifugista. Per quanto riguarda la ristorazione, ci sono delle differenze non solo fra i diversi territori, ma anche di rifugio in rifugio, perché tutto dipende dallo spazio a disposizione. Per non compromettere la sicurezza, varia anche la riduzione dei posti letto, ma ovunque sono richieste le dotazioni personali ed è d’obbligo la prenotazione.
La locandina con le 5 regole per la sicurezza sarà visibile sui canali social di tutti i rifugi e delle associazioni alpinistiche che hanno contribuito alla sua realizzazione e sarà infine protagonista sui social della Fondazione Dolomiti UNESCO.