Ricoveri e specialistica ambulatoriale, presentati i dati
Sono stati presentati i dati di attività dell’Apss sui ricoveri e sulla specialistica ambulatoriale. Una presentazione a più voci che si è concentrata sull’analisi dei dati Agenas e su quelli aziendali del primo semestre 2022 confrontando i dati di attività pre-covid con i più recenti.
Per quanto riguarda il saldo della mobilità va evidenziato che nel 2021 è stato raggiunto il pareggio tra mobilità in entrata e in uscita. Analizzando i ricoveri per tutte le patologie oncologiche l’andamento dal 2018 e 2021 si mantiene sostanzialmente stabile con risultati assolutamente positivi per alcuni tumori di larga prevalenza (mammella, colon) e risultati da migliorare in altre patologie per le quali è stato evidenziato che la situazione è stabile dal 2018 ad oggi.
Per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale si evidenzia l’incremento dei volumi di visite specialistiche ambulatoriali nel 2021 e nel primo semestre 2022, che avvicina i volumi di attività a quelli dell’anno 2019. Il confronto con le altre Regioni, come evidenziato dai dati Agenas, pone la Provincia autonoma di Trento ai primi posti (confrontando i primi semestri dal 2020 al 2022) nella capacità di ritornare all’offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali dell’anno 2019.
Va evidenziato che Apss è tra le poche regioni in Italia ad aver completamente recuperato, già nella prima parte del 2022, i ritardi dovuti alla pandemia Covid per tutti gli screening previsti dalle campagne nazionali (colon e cervice uterina recuperati già nel 2021 e mammella nel 2022).
Anche se si prendono in esame le sedute operatorie messe a disposizione dei chirurghi nel 2022 rispetto al 2019, si evidenzia un forte recupero di attività nonostante le assenze per i casi di recrudescenza della pandemia e i sanitari sospesi. Nel mese di agosto 2022 è stato garantito lo stesso numero di sedute del medesimo periodo del 2019.
Per quanto riguarda la chirurgia robotica abbiamo centri vicini che hanno investito molto sulla robotica potendo evitare di gestire tutte le urgenze; nella nostra provincia l’uso del robot nell’attività chirurgica si è mantenuto, con uno spostamento degli interventi dalla ginecologia alle altre specialità tra cui l’attività chirurgica pediatrica con una proiezione di oltre 240 interventi di questo tipo nel 2022.