RICATTO SESSUALE VIA INTERNET: LA SQUADRA MOBILE ARRESTA UN ROMANO

La Squadra Mobile della Questura di Trento nella prima mattinata di lunedì 4 novembre ha eseguito una misura cautelare personale (arresti domiciliari) a carico di L.S., 29 anni residente a Roma, in quanto resosi responsabile del reato di estorsione.
L’uomo, celatosi sotto lo pseudonimo di “BEAR” in un sito di incontri on line, ha inserito nel web un messaggio in cui ha palesato di essere disponibile ad incontri per corrispondere prestazioni sessuali. Contattato dalla vittima, residente in provincia di Trento, ha dapprima astutamente catturato la fiducia dell’interlocutore e poi ha chiesto, ed ottenuto, che la vittima gli mandasse delle foto in atteggiamenti sessuali espliciti, tramite un noto servizio di instant messaging, abbinato all’utenza telefonica.
Trascorsi alcuni giorni il sedicente “Bear” ha ricontattato la vittima chiedendogli 900 euro affinché non divulgasse nella rete internet le foto che lo ritraevano nudo in suo possesso.
Innanzi a questa richiesta il trentino, impaurito che la sua privacy potesse essere violata, ha corrisposto la somma, ricaricando una carta postepay, sottoscritta con generalità fittizie. Ma le richieste di denaro non si sono esaurite, diventando sempre più reiterate e ripetute, fino a che non è stato chiesto alla vittima di versare la somma di 10.000 euro.
In preda al panico e stufo di questa situazione l’uomo si è presentato in Questura a Trento ove è stato ascoltato dagli investigatori della Squadra Mobile. Dopo le opportune indagini sono riusciti a risalire all’identità del 29enne romano, arrestato in collaborazione con la Squadra Mobile di Roma.
Nel corso della perquisizione effettuata nella Capitale sono stati sequestrati all’uomo il telefono, utilizzato per i contatti con la vittima, e la carta di credito ricaricabile per ricevere il denaro.