Rete di riserve Alpi Ledrensi, approvati convenzione e programma fino al 2025
Valorizzare la biodiversità, riqualificare gli ambienti naturali e seminaturali, promuovere attività socio-economiche funzionali alle esigenze di conservazione e di sviluppo sostenibile: sono gli obiettivi delle “Reti di riserve”, un progetto territoriale che integra “dal basso” politiche di conservazione della natura e sviluppo locale. Anche la Rete di riserve Alpi Ledrensi, attivata nel 2018 e delle quale fanno parte i Comuni di Ledro, Riva del Garda, Bondone, Tenno e Storo prosegue su iniziativa degli Enti coinvolti attraverso una convenzione di durata novennale tra i Comuni, le Comunità interessate e la Provincia, con una gestione degli interventi di durata triennale.
A questo scopo, la Giunta provinciale ha approvato lo schema di convenzione e il programma degli interventi, con i relativi documenti tecnici e finanziari, che prevedono specifici stanziamenti.
L’eccezionalità del territorio delle Alpi Ledrensi, che comprende i siti Natura 2000 e aree di integrazione ecologica di fondovalle e in quota, è frutto di vari fattori, tra cui la posizione geografica, le vicende della storia naturale, le interazioni tra l’uomo e l’ambiente. Fiori, piante e imponenti flussi migratori di avifauna portano i valori di biodiversità della zona ai massimi livelli nell’intero arco alpino. Oltre il 90% della superficie è rappresentata da foreste, praterie alpine, pascoli, rocce ed arbusteti, habitat vitali per numerose specie, tra cui rapaci, galliformi e picchi. La valenza naturalistica dell’area è riconosciuta a livello internazionale: la ricerca floristica si protrae da secoli e coinvolge numerosi specialisti internazionali ed università europee; anche il Lago d’Ampola, ad esempio, rientra nei primi documenti di protezione dell’ambiente prodotti a livello nazionale.
Per l’attuazione delle azioni previste dal programma triennale degli interventi, è prevista una spesa complessiva nel triennio di 591.500 Euro, di cui 270 mila a carico del bilancio della Provincia autonoma di Trento, per gli esercizi finanziari 2023-2025. I restanti stanziamenti sono ripartiti fra gli altri Enti: Comunità Alto Garda e Ledro (157.500), Comunità delle Giudicarie (5.000), BIM Sarca Mincio Garda (90.000), BIM del Chiese (30.000) e Comune di Ledro (39.000).