Residenza “Molino” di Dro, funzionari ANAC da Roma per verifiche amministrative
Il consigliere capogruppo di “Comunità e Ambiente” Alvaro Tavernini chiede chiarimenti su presunti disservizi fra le mura della Apsp “Residenza Molino” di Dro. E lo spiega in un lungo comunicato, inviato il 27 marzo agli organi di stampa, dal titolo “Un corposo dossier della precedente direttrice dottoressa Marilena Nella potrebbe far luce su molti interrogativi sulla gestione della nostra Apsp . E, scorrendo il testo, il consigliere Tavernini – che in passato aveva già chiesto lumi in consiglio comunale su presunti disservizi con due interrogazioni e una mozione – prende spunto dalla recente visita di personale dell’Anac di Roma (l’Autorità Nazionale Anticorruzione) per fare una serie di supposizioni, “in attesa – scrive testuale – di comprendere quali potranno essere gli eventuali sviluppi”. Ma il presidente della Residenza Molino, Vittorio Fravezzi, rassicura: “Non c’è nulla da nascondere”.
Secondo Tavernini la corposa relazione avrebbe “contenuti top secret”, non ancora diffusi ai consiglieri, nonostante le reiterate richieste di chiarimenti in consiglio comunale, alla luce delle dimissioni anticipate della direttrice Marilena Nella: “Il 15 novembre 2022 si erano poste alcune perplessità, forti del fatto che le voci di disservizi presso la Nuova Residenza Assistenziale si stavano sempre più diffondendo nella nostra Comunità”, si legge nel documento del consigliere d’opposizione Tavernini. Il quale era stato rassicurato dallo stesso sindaco di Dro, Claudio Mimiola, ma “con le tipiche frasi di circostanza, nessun problema, è tutto sotto controllo”. A distanza di un anno, il 24 febbraio 2024, con una interrogazione e una mozione “su diverse criticità” all’interno della struttura, le opposizioni di Dro sono tornate alla carica con il sindaco Mimiola, chiedendo “se avesse letto la corposa relazione elaborata dalla direttrice Nella per un opportuno e necessario utilizzo da parte del successivo direttore, protocollata agli atti della stessa struttura e trattata nel precedente Cda”. Anche in questo caso, sostiene Tavernini, “il sindaco glissava con una non risposta”.
Arriviamo ad oggi, con la visita del personale Anac di Roma.
Interpellato da “La Busa”, il sindaco di Dro Claudio Mimiola risponde di “non essere stato informato di questa visita”.
Più aggiornato, invece, il presidente della Residenza, Vittorio Fravezzi, già senatore e primo cittadino di Dro. E rasserena l’orizzonte: “Non c’è nulla da nascondere. Si tratta di visite che vengono fatte di prassi, soprattutto nel momento in cui ci sono state comunicazioni fra enti”, spiega il presidente Fravezzi.
E fa una breve cronistoria. “Quando sono diventato presidente, mi sono trovato una situazione dove da un po’ mancava il direttore. Quest’ultimo, dentro l’ambito delle Residenze stesse, spesso e volentieri è l’unico dirigente. O, al massimo, i dirigenti sono due. Chi può verificare le prassi amministrative e le applicazioni del cosiddetto PAO, il Piano Anticorruzione è l’Anac”. Qui non si parla di corruzione come bustarelle o altri benefit, precisa Fravezzi, “la parola può essere intesa come prassi corretta o meno nell’organizzare determinati servizi o altro, all’interno delle Residenze”. All’interno della “Molino” infatti deve ancora essere approvato il PAO, “è un obbligo” – spiega ancora Fravezzi – “senza un direttore, abbiamo dovuto fare una selezione. Quindi, io stesso ho chiesto un parere all’Anac per sapere a chi potevo affidare questo tipo di verifiche, che sono di tipo amministrative, non tanto politiche”. Non avendo una indicazione precisa di Upipa, il presidente Fravezzi ha avuto una lunga corrispondenza con gli uffici Anac: “La situazione di oggi non ha nulla di rilevante o preoccupante, alla luce soprattutto dell’ultimo Cda, nel quale abbiamo individuato il prossimo direttore”. E, concludendo, rassicura: “Il suo nome sarà diffuso nei prossimi giorni”.