Reperti bellici, fermati ad Arco i lavori al vallo tomo del Brione
Il cantiere nel cui stanno procedendo i lavori per il vallo tomo a Linfano è stato provvisoriamente fermato a causa del ritrovamento di un reperto risalente alla prima guerra mondiale.
Lo scavo ha portato alla luce due muri a secco appoggiati ad un masso, probabilmente di una vecchia costruzione destinata per l’uso nei campi di coltivazione e non a scopo difensivo in guerra da parte dei soldati, non essendo fatta in cemento armato. Sebbene il reperto non sia di grande rilevanza storica, come invece lo ritiene la Sovrintendenza, esso dev’essere obbligatoriamente tutelato a causa delle normative. Riguardo agli altri tre manufatti ritrovati nella medesima zona, per alcuni di essi è stato necessario erigere una barriera alta quattro metri. secondo il sindaco Alessandro Betta il risultato ottenuto è esattamente l’opposto da ciò che si ipotizzava in partenza, ovvero che i lavori tanto contestato del Vallo tomo potevano essere realizzati in quanto i possibili reperti dei primi del ‘900 non avrebbero avuto nessuna valenza storica. Una decisione sulla possibile ripresa dei lavori poteva essere trovata durante una conferenza dei servizi con la Provincia che doveva svolgersi pochi giorni fa, ma è stata rimandata. Perciò l’assessore alle opere pubbliche, nonché vicesindaco Roberto Zampiccoli, ha proposto due opzioni: la prima consiste in uno scavo del sedime nella parte occupata dal reperto, mentre la seconda nel lasciare un profondo varco di 25 metri nella barriera. Zampiccoli aggiunge che nessuno potrà mai vedere i reperti perché la zona non sara accessibile per motivi di sicurezza, sperando che la Provincia certifichi la scarsa importanza di quei muri e si possa riprendere definitivamente i lavori per garantire la sicurezza della zona.
(Stage Liceo Maffei – Alessandro Licitra)