REGOLE PER LA PESCA NEL GARDA UGUALI PER TUTTI

Le due regioni, Veneto e Lombardia e la Provincia Autonoma di Trento hanno stretto un accordo per regolamentare la pesca nelle acque del più grande lago italiano, il Garda appunto. Il tutto per combattere la pesca di frodo e, soprattutto, tutelare il suo patrimonio ittico messo in pericolo proprio da attività illegali e incontrollate. Sia che si sia liberi professionisti o cooperative del settore dunque, su proposta dell’assessore veneto alla pesca la giunta regionale veneta ha approvato uno schema di protocollo che poi passerà al vaglio della regione Lombardia e provincia di Trento. Con questo schema s’intendono uniformare il rilascio dei permessi di pesca, sia sportivi, amatoriali o professionali, coordinare il lavoro dell’autorità preposta al controllo dei permessi rilasciati in modo da poter agire contro la pesca di frodo unitariamente. Con ciò si potrà eseguire anche il controllo sull’invasione delle specie “aliene” invasive come il pesce siluro e garantendo l’ittiofauna lacuale con incubatoti dedicati all’allevamento delle specie autoctone. Insomma, una normativa comune per la pesca a sua tutela, sia essa professionale sia sportiva a garanzia dell’habitat e delle specie che popolano il lago di Garda.