Qualità dell’aria: alla Provincia 5 milioni da Roma

Stagista01/09/20232min
Tramoto ambiente aria

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha formalizzato l’assegnazione alla Provincia autonoma di Trento della somma di 5 milioni di Euro per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria, in esecuzione dell’accordo siglato il 21 giugno scorso. La Giunta Provinciale nel marzo scorso aveva approvato l’Accordo di programma con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria in provincia di Trento. L’accordo, nel definire gli impegni delle parti e nell’individuare una serie di interventi comuni da porre in essere nei settori maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, aveva previsto l’assegnazione alla Provincia autonoma di Trento risorse pari a 5 milioni di euro. Ora queste risorse sono state assegnate, come ha comunicato il Ministero.
Con le risorse messe a disposizione dal MASE, l’Amministrazione provinciale prevede di incentivare, con una cifra pari a 4 milioni e 700 mila Euro, la sostituzione di dispositivi obsoleti alimentati a biomassa (stufe o caldaie a legna) con altri sistemi di generazione del calore a zero emissioni o con nuovi impianti a biomassa dotati di certificazione ambientale. A fronte della stima di circa 120 mila stufe presenti sul territorio provinciale, e stimando i costi di un intervento sostitutivo in circa 6 mila Euro (tra impianto e canna fumaria da adeguare), l’ipotesi a cui gli uffici stanno lavorando per il bando in uscita in autunno (che sarà non retroattivo e aperto fino a esaurimento risorse) è di circa 3000 Euro di incentivo su classe 4 e 4 mila Euro su classe 5 (oltre alla detrazione fiscale prevista dalle norme), a beneficio dei residenti nell’abitazione (proprietari o affittuari) che ospita l’impianto, con il contributo previsto per un unico intervento per unità immobiliare.

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