PUNTO NASCITE AD ARCO, È LA GENTE CHE LO VUOLE

Un sondaggio effettuato dal Comitato Diritto alla Salute, al quale hanno risposto oltre cinquecento cittadini dell’Alto Garda e Ledro, ha portato ad un risultato che è stato illustrato alla stampa. La domanda principale verteva su quanto e come l’Alto Garda sia rappresentato in Consiglio provinciale, ed è stata quella che ha raccolto più consensi negativi: quattro in una scala da 1 a 10 è stato il voto massimo.
Scarsa fiducia nella politica, disaffezione verso i problemi del territorio è quanto è emerso dalle risposte fornite anonimamente sui questionari che, in sostanza, chiedevano quanto gradito sia il Servizio Sanitario sul territorio della Busa. Col 45% degli intervistati residenti ad Arco, il 36% a Riva, il 10% da Ledro col rimanente 9% da altri Comuni per ben il 62% delle risposte fornite da donne e il 38% da uomini la bocciatura, se non totale, molto alta verso gli amministratori del territorio. È il risultato più eclatante di un lavoro che i membri del Comitato hanno pazientemente svolto in zona.
Sul punto nascite oltre il 90% si è espresso a favore della deroga al Ministro per la riapertura, mentre il gradimento in generale sulla gestione della Sanità ha riscosso una media del 4,5%, decisamente insufficiente. Per gli intervistati, inoltre, la persona non è assolutamente tenuta in considerazione visto che, oltre alla gestione stessa della Sanità, si sono eliminate guardie mediche, tolti servizi come la riabilitazione e limitato anche il servizio Pronto soccorso. I cittadini riconoscono, tuttavia l’impegno del personale impegnato nella Sanità, soprattutto infermieristico, ma bocciano totalmente la rappresentanza politica in Consiglio provinciale.